«Mi sento un leone in gabbia»: Berlusconi ancora nella morsa del Covid. La conferma dal nuovo tampone

26 Set 2020 10:39 - di Prisca Righetti
Covid Berlusconi ancora positivo foto Ansa

Silvio Berlusconi ancora nella morsa del Covid. La conferma da un nuovo tampone di controllo effettuato ieri. Dopo il ricovero al San Raffaele, il Cav sta trascorrendo la quarantena a Villa San Martino, in un isolamento quasi completo. Con lui, nella residenza di Arcore, la compagna Marta Fascina. Berlusconi la prossima settimana compirà 84 anni, ma per evitare contatti non ci sarà nessuna festa di compleanno.

Berlusconi ancora positivo al Covid

L’ex premier non avrebbe sintomi rilevanti, a quanto si apprende, a parte l’astenia tipica della convalescenza post Covid, che talvolta incide sull’umore, anche in un paziente combattivo e reattivo come il Cav. La situazione sarebbe sotto controllo, sempre monitorata dal professor Alberto Zangrillo. Nonostante la permanenza della positività al coronavirus, il leader azzurro non accuserebbe sintomi eclatanti e continua a lavorare.

«Non ho sintomi. Mi sento un leone in gabbia»

«Non ho sintomi. Mi sento come un leone in gabbia», ha commentato nelle scorse ore Berlusconi, che giusto una decina di giorni fa ha lasciato l’ospedale San Raffaele dove era stato ricoverato per un’infezione da coronavirus che ha rivelato nel suo caso una potente carica virale. La convalescenza ha comportato una settimana di degenza nel nosocomio milanese, durante la quale il Cav è stato monitorato costantemente dal primario di Anestesia e Rianimazione, suo medico personale, Alberto Zangrillo. Ora, dopo i test di prassi, la conferma del persistere di una positività al Covid che costringono Berlusconi a prolungare i tempi di quarantena e di ripresa.

Commenti

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  • Silvia Toresi 27 Settembre 2020

    È una persona forte, ne uscirà!

  • Cervohold 27 Settembre 2020

    Come Berlusconi ci sono 235.000 guariti dal Covid 19, ed è evidente che avendo passato la malattia portano per dei mesi nel loro sangue gli anticorpi prodotti dal loro sistema immunitario. Se si fanno dei tamponi postumi non possono non risultare contagiati, hanno gli anticorpi specifici, ma non sono ammalati, ne dovrebbero infettare altre persone.
    Oppure non è così e rimangono malati, non in pericolo, per mesi con la possibilità di contagiare gli altri…………….va fatta chiarezza assoluta su questo punto, perchè dopo 6/7 mesi l’immunità di gregge comporta la presenza di milioni di contagiati in forma lieve, senza sintomi evidenti, guariti da soli e con la presenza di anticorpi nel sangue.