Senegalese sfregia i passanti a un passo dal Festival di Venezia: aggressioni e rapine in poche ore

9 Set 2020 14:52 - di Davide Ventola

Come in una brutta commedia all’italiana. Proprio mentre Favino e compagni inneggiavano all’accoglienza degli immigrati contro i politici “xenofobi”, a pochi metri dal Lido, un pregiudicato senegalese seminava il panico tra i cittadini della Laguna.

La vita quotidiana batte le teorie dei Radial chic

E se qualcuno si chiede come mai in Veneto la maggioranza dei cittadini vota centrodestra, magari inizi anche a leggere le notizie di cronaca nera.

La storia tiene banco sui giornali locali. A Venezia è andato in scena una sorta di tre per uno della violenza. Protagonista un senegalese di 30 anni che nell’arco di poche ore ha prima aggredito un passante. Poi ha sfregiato un uomo. E, infine, non contento, ha rapinato un negozio.

L’immigato africano, già noto alle forze dell’ordine, tra la notte di lunedi e oggi, ha seminato il caos prima nel zona del sestiere di Cannaregio e poi nella zona del Fesival del cinema di Venezia, al Lido.

L’uomo ha colpito con una sedia al volto un passante, ha sfregiato con un collo di bottiglia un altro uomo e infine ha rapinato una tabaccheria.

Provvidenziale, alla fine, l’intervento dei carabinieri della città lagunare. La serata dell’uomo è iniziata con una lite con il gestore di un ristorante in Lista di Spagna. Il senegalese, in preda a un raptus ha colpito il volto di un passante con una sedia. Una botta micidiale, tanto da rompendore il setto nasale del malcapitato. Quindi, non pago, ha rotto una bottiglia e ha sfregiato un uomo intervenuto a calmarlo.

Il 30enne senegalese ha seminato il panico al Lido

Le intemperenza del 30enne senegalese non sono finite qui. L’uomo ha prima danneggiato la vetrata di un albergo poco distante, quindi è stato bloccato dai carabinieri del Nucleo Natanti, allertati da numerose chiamate al 112. I carabinieri lo hanno così rintracciato. A quel punto lo hanno denunciato per lesione e danneggiamento aggravati. Purtroppo, però, la legge non prevede l’arresto.

Quindi l’indomani, l’immigrato ha proseguito la sua attività delinquenziale. Ieri l’uomo è entrato in una tabaccheria del Lido di Venezia rapinandola di diversi pacchetti di sigarette. Poi è fuggito tentando di colpire con una sedia il negoziante che aveva provato ad inseguirlo. Sono di nuovo intervenuti i militari che lo hanno bloccato e infine ammanettato. Avvertite Favino e compagni che prima della fine del Festival potrebbe tornare libero. A pochi passi dalla loro festa.

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