Volano gli stracci a sinistra. Travaglio contro Saviano: “Sei demenziale, aiuti la destra”

13 Set 2020 18:50 - di Lucio Meo

Nel suo delirio “contiano”, Marco Travaglio ormai non guarda in faccia più a nessuno pur di difendere il governo giallo-rosso. Stavolta il delitto di lesa maestà contiana lo ha commesso un suo ex sodale di sinistra, Roberto Saviano, da un po’ di tempo critico con gli adorati grillini del direttore del Fatto Quotidiano. Motivo del contendere, l’invito a votare “no” al referendum sul taglio dei parlamentari rivolto da Saviano agli elettori, con tanto di accuse velenose al Pd.

Travaglio, Salvini e il Saviano di destra

Travaglio non vede alcuna similitudine tra il “vaffa” rivolto qualche anno fa da Nanni Moretti alla classe dirigente della sinistra, con l’invettiva di Saviano ai vertici del Pd. “Lucida e lungimirante quella, demenziale e sgangherata questa. Nel 2002, quando urlò Moretti, B. era tornato al governo da un anno grazie al fallimento dell’Ulivo, segato alle radici da Bertinotti e D’Alema nel ’98 col rovesciamento di Prodi: ed è contro quella “bu ro cratija” incapace di stare unita e di combattere il berlusconismo a viso aperto che tuonò il regista. Oggi il Pd governa con M5S, LeU e persino Iv, avendo approfittato dell’harahiri di Salvini per sgonfiarlo e metterlo all’angolo governando benino: ed è contro questa alleanza che tuona lo scrittore. Moretti elogiava il buon compromesso: “Io non riesco a parlare con Rifondazione, con Bertinotti proprio non ce la faccio, ma loro sì, loro ci devono parlare, è il loro mestiere!”…

Intellettuali liberi, ma solo se non criticano Conte…

“Saviano piccona il buon compromesso M5S-Pd che ha dato vita al governo Conte, bestia nera di Salvini&Meloni, ma anche sua e di tutta la “Sinistra per Salvini (a sua insaputa)”. É un suo diritto: gli intellettuali sono liberi. Ma dovrebbero anche essere coerenti, o almeno logici…”. Ecco, il ruolo degli intellettuali, per Travaglio, essere coerenti con il suo pensiero e con quello di Conte. Perché il fine, secondo il giornalista del Fatto, giustifica tutto, non solo i mezzi, pur di bloccare il centrodestra. “Fosse pronta una maggioranza col programma di Saviano, questi avrebbe ragione da vendere a invocare la caduta di Conte e il divorzio fra Pd e 5Stelle. Ma siccome non esiste se non nella sua testa confusa, Roberto deve rassegnarsi: oggi chi non vuole Conte vuole Salvini. E si candida a diventare un nuovo Bertinotti…”. Ed eccoti l’insulto di sinistra…

Commenti

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  • Cervohold 14 Settembre 2020

    La sinistra sa solo governare contro, infilando mazzate contro i cittadini nei provvedimenti urgenti, e il Colle firma tutto, come nel caso delle multe e degli autovelox in città e il cittadino ignaro subisce senza scampo. Lo stesso sulla mitica riforma fiscale, imposta manu militari come nell’URSS, che sposta il ladrocinio da un cespite all’altro.
    Mandiamoli a casa al più presto, tutti senza distinzione, hanno già fatto troppi danni…………….