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La fila di pazienti in attesa di effettuare il tampone per il coronavirus  davanti ad un laboratorio di analisi in piazzetta Esedra, Napoli, 19 ottobre 2020. ANSA / CIRO FUSCO
La fila di pazienti in attesa di effettuare il tampone per il coronavirus davanti ad un laboratorio di analisi in piazzetta Esedra, Napoli, 19 ottobre 2020. ANSA / CIRO FUSCO

Asintomatici, 40enni, più spesso uomini: ecco l’identikit dei positivi al Covid negll’ultimo mese

Cronaca - di Gigliola Bardi - 20 Ottobre 2020 - AGGIORNATO 20 Ottobre 2020 alle 19:52

Sui 40 anni, in misura simile uomo o donna, asintomatico o pauci sintomatico. È l’identikit di chi è risultato positivo al Covid negli ultimi 30 giorni, secondo il report aggiornato dell’Istituto superiore di sanità. Il documento riporta inoltre l’andamento del contagio fra gli operatori sanitari, sempre rispetto all’ultimo mese: i casi positivi registrati nel settore sono stati 3600, su un totale di 106.705, con 29.736 guariti e 731 decessi.

L’identikit dei positivi al Covid nell’ultimo mese

Il documento dell’Iss mostra come l’età media dei casi risultati positivi a Covid-19 negli ultimi 30 giorni in Italia si attesti ora a 41 anni. Nel 51,9% dei casi si tratta di uomini e solo nel 10,9% dei casi di persone over 70. Gli asintomatici o pauci sintomatici sono il 60%, un dato che sale oltre il 75% se si analizza la fascia di età dei bambini e dei ragazzi tra 0 e 19 anni.

L’appello ai giovani: “Proteggete genitori e nonni”

E proprio ai più giovani, pur senza criminalizzarli, si è rivolto Alberto Zangrillo. “Siamo in tempo per un’azione tempestiva. Non è una catastrofe. Dobbiamo mantenere lucidità d’azione”, ha detto in un’intervista al Corriere della Sera il primario di Anestesia e Rianimazione al San Raffaele. “Io, però, sono contrario al metodo della paura. Ossia a spaventare i cittadini affinché reagiscano come voglio io”, ha aggiunto, rivolgendo poi un appello ai più giovani. “Io mi auguro innanzitutto che nei più giovani scatti un meccanismo di protezione nei confronti di genitori e nonni. Dobbiamo proteggere loro, i fragili”, ha avvertito il medico, ricordando che “senza una presa di responsabilità dei singoli non ne possiamo uscire”.

 

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di Gigliola Bardi - 20 Ottobre 2020