Braccio di ferro Conte-Regioni: una lunga mediazione prima del lockdown morbido
Le Regioni non ci stanno. Il lockdown morbido previsto nel nuovo Dpcm del governo Conte sta mettendo in difficoltà il premier, che ne ha dovuto rinviare l’annuncio ad oggi.
Braccio di ferro Conte-Regioni: non si chiudano bar e ristoranti
Il braccio di ferro Conte-Regioni è tutto incentrato sulla chiusura di bar e ristoranti: perché chiudere tutto alle 18? Una misura priva di senso. Così le Regioni premono perché i ristoranti possano restare aperti fino alle 23. Altro motivo di scontro la chiusura domenicale. Le Regioni non sono d’accordo. Così come preferirebbero evitare lo stop a palestre, piscine, cinema e teatri.
Boccia promette: ristoro per le attività limitate
Sarà data “garanzia di ristoro per tutte quelle attività che dovranno limitare per alcune giorni o settimane le proprie attività”, ha promesso il ministro delle Regioni, Francesco Boccia, durante il vertice con i governatori sulle misure anti Covid. Ma le promesse non bastano più dinanzi a un quadro fosco di malcontento sociale che da un momento all’altro può sfociare in violente manifestazioni di protesta, com’è già avvenuto.
Stop allo spostamento tra le Regioni
Il governo sta valutando infine la possibilità di limitare gli spostamenti tra le Regioni. Il premier Giuseppe Conte, raccontano fonti parlamentari di centrodestra, avrebbe fatto questa ipotesi durante la riunione con i capigruppo di maggioranza e opposizione, che avrebbero manifestato tutte le loro perplessità in proposito. Altro motivo di disaccordo la scuola. Il governo preme per la didattica a distanza al 75% per le superiori ma le Regioni chiedono che la dad sia al 100%.