Claudio Barbaro rieletto presidente dell’Asi: «No a un nuovo blocco di calcio e sport da contatto»
Nel giorno della rielezione di Claudio Barbaro alla presidenza di Asi, irrompe il tema di un nuovo blocco dello sport. All’interno del nuovo Dpcm – previsto per giovedì prossimo – si teme il no alle discipline sportive amatoriali in cui il contatto è più frequente. «Questa ipotesi rappresenterebbe un ulteriore trauma per associazioni, società e strutture», ha detto Claudio Barbaro. «Stanno faticosamente riprendendosi dopo il periodo di lockdown che già ha messo in ginocchio il comparto. Questo, ribadendo il concetto fondamentale che la salute è al primo posto e che le linee guida andavano proprio in questa direzione». Si sono quindi chiusi i lavori della X Assemblea Nazionale di ASI, Associazioni Sportive e Sociali Italiane. L’ente conta oltre un milione di associati, 15mila associazioni e ramificazioni sul territorio (132 le sedi periferiche) dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
La rielezione di Claudio Barbaro
Con la rielezione a Presidente di Claudio Barbaro, con anche la vicepresidenza affidata a Bruno Campanile, sono stati eletti i nuovi membri della Giunta e del Consiglio Nazionale. Nel corso della seconda giornata dei lavori, è stata affrontata anche la tematica legata alla possibilità della chiusura a livello amatoriale, a mezzo Dpcm atteso per giovedì prossimo, di discipline in cui il contatto è più frequente come il calcetto e il basket. Tante le associazioni, presenti in assemblea, che hanno mostrato timore per un nuovo blocco delle attività.
«Asi è la mia casa»
«Mi renderò utile in tutti i modi per servire ancora l’Asi. Purtroppo sarà l’ultimo mandato», dice Claudio Barbaro. «Tra 4 anni faró fatica a separare la mia vita dall’ente, ma prima poi ci dovrà essere un cambio. Asi è casa mia perché insieme a voi ho costruito tutto. Possiamo e dobbiamo essere orgogliosi di essere riconosciuti come l’organizzazione più seria in questo panorama. Come sempre, lavoreremo nel rispetto di tutte le associazioni, mai siamo venuti meno ai nostri doveri con chi non la pensava come noi. Perdere un solo tesserato è una sconfitta. Ogni volta che ciò avviene, cerco di capire come recuperare e come sopperire all’errore».