“Meno Stato dove ci vuole meno Stato”. Questo in sintesi il pensiero del governatore del Veneto Luca Zaia con cui critica apertamente l’intenzione del governo di lasciare poco margine di manovra – per i provvedimenti anti Covid – alle Regioni. Le Regioni potrebbero adottare solo misure più restrittive rispetto a quelle decise dall’esecutivo. Zaia, riconosciuto come uno dei pochi che ha saputo far funzionare le cose durante e dopo l’emergenza, non ci sta. “Nei mesi scorsi le Regioni hanno dato dimostrazione di grande senso di responsabilità. Il Veneto è stato l’avanguardia in tema di test pungidito, tamponi rapidi e in tanto altro. Sappiamo meglio noi cosa serve al nostro territorio”. Lo ha spiegato al Corriere della Sera e lo ha ripetuto alle agenzie.
Zaia: “Ecco la differenza tra noi e il governo Conte”
Il governatore ritiene che interventi mirati possono essere presi solo da chi conosce bene il territorio e lo vive in prima persona . Qui parte la frecciata al governo Conte. “La differenza è che a Roma ragionano sulla base di tabelle e di carte. Noi abbiamo i malati fuori dalla porta. Ho grande rispetto per chi deve governare il Paese, ma vorrei che fosse garantito anche a noi”. ”Mi pare che non si voglia capire che siamo tutti sulla stessa barca. Ormai il Covid non riguarda solo le Regioni del Nord ma tocca tutto il Paese. Qualcuno crede forse che il Veneto sia meno efficiente dello Stato?”: è risoluto il suo intervento. “Basta dirigismo, sappiamo meglio noi cosa serve ai nostri territori“.
“Così non va bene”
“C’è poi -prosegue- una questione fondamentale di
fiducia. Ma ce n’è una anche molto pratica. A Roma forse pensano che se noi prendiamo un provvedimento meno rigido di quello previsto da loro ci comportiamo come irresponsabili? Ho passato più di 140 giorni consecutivi nella ‘war room’, pronto a intervenire minuto per minuto.
Non ho voglia di fare casino né penso di commettere un reato di lesa maestà se dico la mia. Ma
così non va bene. Lo dico costruttivamente: il governo ha ancora spazio per camminare a fianco delle Regioni. Non perda questa occasione”, ha concluso il presidente del Veneto
.
intervento puntuale e chiaro come sempre.grazie al presidente Zaia. Marcella
Grande Zaia. Ha ragione. Conte e il suo comitato possono andare a …..
Conte non pensa all’Italia ma è servo dell’Europa. Dategli un incarico là e che si dimetta da primo ministro
Bene così Zaia. Diversamente il Bis Conte ti metterebbe in casa, tanto per cambiare, l’onnisciente Super Commissario Arcuri!!!!!