Doccia fredda sul vaccino. Crisanti: “Efficace solo dal 2022”. L’esperto Gb: “Non eliminerà il Covid”
Per il vaccino contro il Covid «non penso che se ne parli prima del 2022, prima che tutti quanti possano avere accesso e che funzioni». Così Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell’università di Padova, ospite di Agorà su RaiTre. Prima il vaccino deve essere «registrato per fare delle somministrazioni inizialmente limitate nello spazio e nel tempo. Poi – ha aggiunto – se le caratteristiche di sicurezza sono confermate sul campo, verrà prodotto su larga scala».
L’esperto al Parlamento Gb: “Il vaccino non fermerà completamente il pandemia”
Ed è ancora più drastico l’esperto britannico. Il covid-19 non sparirà mai, con ogni probabilità, e un vaccino non lo fermerà completamente. È la posizione che Sir Patrick Vallance, (nella foto) chief scientific adviser del governo britannico, ha esposto ai membri della Camera dei Lords. «È improbabile che finiremo per avere un vaccino davvero in grado di sterilizzare” il virus, “vale a dire qualcosa che riesca a fermare completamente l’infezione. E’ probabile che l’infezione continui a circolare e diventi enemica”, le parole di Vallance, come riferisce il Daily Mail, al Lords National Security Strategy Committee. «È la mia convinzione e ritengo che molte persone all’interno del SAGE ritengano che questo possa essere l’epilogo probabile», ha aggiunto riferendosi alle opinioni di altri componenti del comitato di consulenza scientifica. «Ovviamente, la gestione» della pandemia «migliora, il vaccino ridurrà la possibilità di contrarre l’infezione e la gravità della malattia. Tutto questo comincerà a somigliare a un’influenza annuale, quella potrebbe essere la direzione verso cui andranno le cose».
Ilaria Capua: “Il vaccino contro il Covid non è la soluzione”
Ma Ilaria Capua, scienziata esperta di virus, avverte: «Il vaccino non sarà la soluzione, bisogna toglierselo dalla testa. Non ci sarà vaccino per tutti, bisognerà usarlo in maniera strategica per proteggere le persone più a rischio, non solo per il pericolo di sviluppare la malattia ma anche per l’esposizione. Il vaccino secondo me arriverà in diverse formulazioni che potranno essere usate per diverse fasce della popolazione. È illusorio credere che svalicheremo l’inverno con il vaccino: inizierà a essere presente nella popolazione in primavera e noi saremo pronti per il prossimo inverno con il vaccino, questa è la mia speranza».