Dopo l’ultimatum di Conte a palestre e piscine, i Nas fanno irruzione negli impianti: controlli a tappeto
Dopo l’ultimatum di Conte dei 7 giorni, intimati a palestre e piscine per mettersi in regola con le normative anti-Covid, oggi i Nas hanno fatto irruzione negli impianti sportivi. Da dove, guarda caso, sono partiti i controlli a tappeto. O meglio. Per usare le parole esaustive del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, «il governo ha dato un ultimatum di sette giorni alle palestre per adeguarsi a misure che non sono state ufficialmente comunicate da nessuno. E il ministro Spadafora annuncia che venerdì verrà pubblicato un più rigido protocollo attuativo. Riducendo di fatto la possibilità di adeguarsi a sabato e domenica».
Controlli dei Nas in palestre e piscine dopo l’ultimatum di Conte: le dichiarazioni di Lollobrigida
Così, mentre il mondo dello sport si sente sotto inchiesta e nel mirino di verifiche a dir poco stringenti, l’esponente di Fdi rileva opportunamente che, «perseguitare le imprese sportive e i centri sportivi, senza dati sugli eventuali rischi a frequentarli, è un ulteriore segno di cialtroneria. E manifesta incapacità di capire che cosa sia davvero utile fare. È utile ricordare che sono stati i primi ad adeguarsi a protocolli ministeriali, federali e regionali. Conte colpisce alla cieca per giustificare mesi di immobilismo dedicati agli assetti di potere e ai litigi della sua improbabile maggioranza. L’Italia e gli italiani non meritano tutto questo».
«Con l’ingiusta minaccia di chiudere tutto tra una settimana»
E mentre sul fronte politico le polemico non accennano a diminuire, a quanto apprende l’Adnkronos Salute sono in corso controlli dei Carabinieri del Nas in piscine, palestre e altre attività per verificare l’attuazione delle misure di contenimento contro Covid-19. Dunque, riprendendo le fila dell’operazione Estate Tranquilla, che ha visto i Nas al lavoro nelle aree turistico-balneari e sulla ristorazione, ora si riparte dagli impianti sportivi. Non a caso, dopo Lollobrigida per contro di Fratelli d’Italia, anche il senatore di Forza Italia ed ex presidente del Senato, Renato Schifani, commenta la solerzia dei controlli a tappeto dei Nas. «Tra i molti aspetti controversi delle scelte del governo sul contrasto al Covid, vi è anche la posizione assunta dal premier rispetto a palestre e piscine».
Il mondo dello sport colpito ancora una volta dopo il lockdown
E ancora. «Con l’ingiusta minaccia di chiudere tutto tra una settimana, Conte ha lasciato con il fiato sospeso circa 10.000 attività. Con i loro lavoratori e iscritti, affermando che non tutti gli operatori del settore rispettino i protocolli. Il mondo dello sport, e in particolare l’universo delle piccole associazioni e società sportive, è già stato duramente colpito dal lockdown. Ha abbondantemente sostenuto costi importanti per poter tornare in attività. Rispettando le doverose procedure anti contagio». Ma tant’è: poco importa che in ballo ci sia il futuro di un comparto importante che genera occupazione e che è direttamente connesso al miglioramento della salute dei cittadini. La beffa delle minacce e l’onta dei controlli, spetta ancora a palestre e piscine...