
Immigrato positivo al rimpatrio: il decollo prima dell’esito dei test. 100 poliziotti a rischio contagio
Un immigrato positivo al Covid s’imbarca sul volo di rimpatrio di 40 tunisini. E ora 100 poliziotti a rischio sono in quarantena. L’aereo è decollato prima dell’esito del test. Il caso, segnalato dal segretario generale del Sap, Stefano Paoloni, e rilanciato da un servizio de Il Tempo – poi ripreso anche da altri quotidiani – torna a mettere sotto la lente d’ingrandimento l’esposizione al rischio d’infezione a cui sono sottoposte quotidianamente le forze dell’ordine.
Immigrato positivo al rimpatrio: 100 poliziotti a rischio in quarantena
Dunque, in agenda era fissato il rimpatrio di una quarantina di immigrati tunisini. I quali però, particolare non trascurabile, sottoposti al tampone, erano in attesa del responso degli screening. Ma l’aereo con a bordo i migranti malauguratamente decolla: prima della comunicazione del risultato dei test effettuati. E, purtroppo, proprio uno degli stranieri imbarcati sull’aereo, risulta positivo all’infezione da Covid. Chiaramente, a quel punto chi di dovere dispone che tutti i poliziotti che hanno partecipato alle operazioni di rimpatrio di quel gruppo di immigrati tunisini, siano tempestivamente messi in quarantena. In cento, infatti, sarebbero soggetti al rischio contagio.
L’informativa del segretario del Sap al capo della polizia Gabrielli
Riguardo il caso dell’immigrato positivo e dei 100 poliziotti a rischio contagio in quarantena, come scrive Il Tempo e riferisce a sua volta Libero, il segretario generale del Sap, Stefano Paoloni, edotto sul caso, ha a sua volta provveduto a informare il capo della Polizia Franco Gabrielli, al quale si è rivolto scrivendo: «A causa di tale episodio tutti i colleghi provenienti dai diversi uffici del territorio nazionale sono in quarantena dal 23 ottobre. E, solo dopo la mappatura dei contatti stretti con il cittadino extracomunitario, sono state adottate misure nei confronti degli operatori che hanno avuto contatti stretti con il medesimo. È inaccettabile che il volo di rimpatrio sia partito prima di conoscere l’esito dei test».
L’unica cosa inaccettabile è che questo tizio fosse sul territorio nazionale.
La colpa è al solito della banda di incapaci chiamata “governo”.
E’ inaccettabile che si deva usare un aereo e 100 agenti per riportare in Patria un personaggio con altri 39 che non dovevano essere in Italia e a cui doveva essere impedito di sbarcare……………il contagio è un incidente di percorso, può accadere, anche il ritardo dei tamponi, la cosa vergognosa sono i porti aperti dai quali entrano decine e decine di contagiati.