Inizia il coprifuoco, partono gli scontri a Napoli: lancio di oggetti e lacrimogeni, tensione alle stelle

24 Ott 2020 8:48 - di Edoardo Valci
scontri a Napoli

Scene di guerriglia urbana. Duri scontri a Napoli, tra il lungomare di via Partenope e via Santa Lucia, all’altezza della sede della Regione Campania. È qui che è esplosa la tensione tra alcuni dei manifestanti impegnati in un corteo contro le misure restrittive volute dal governatore campano Vincenzo De Luca per fronteggiare l’aumento dei contagi e le forze dell’ordine, schierate in assetto antisommossa.

Scontri a Napoli all’inizio del coprifuoco

Gli scontri a Napoli hanno avuto inizio allo scoccare delle 23. Cioè all’orario di inizio del coprifuoco previsto dall’ordinanza regionale. A dare il via, un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine. Che hanno risposto con lacrimogeni e azioni di alleggerimento. Dal corteo hanno fatto esplodere diversi petardi. Un gruppo che si è staccato dal grosso dei manifestanti ha lanciato fumogeni e bombe carta contro la sede della Regione Campania. Alcuni facinorosi hanno dato alle fiamme un cassonetto. In uno dei momenti maggiormente concitati una troupe di SkyTg24 è stata aggredita proprio mentre il giornalista, Paolo Fratter, era in collegamento con lo studio.

Lacrimogeni per disperdere i manifestanti

Non sono finiti qui gli scontri a Napoli. Dopo un momento di relativa calma, infatti, alcune centinaia di persone hanno tentato di raggiungere nuovamente la sede della Regione Campania. Anche in questo caso sono state respinte da un’azione di alleggerimento delle forze dell’ordine che hanno lanciato lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Un camion dei Vigili del fuoco è stato costretto alla retromarcia dai manifestanti, che hanno comunque dedicato un applauso ai pompieri.

Uno dei promotori: «Condanniamo la violenza»

I manifestanti hanno esposto vari striscioni, tra i quali “La salute è la prima cosa ma senza soldi non si cantano messe”. «Purtroppo la situazione è degenerata ed è un vero peccato». Lo afferma l’avvocato Angelo Pisani, tra i promotori della manifestazione. «Questa era una protesta pacifica dei ristoratori, degli imprenditori che chiedevano solo indennizzi e garanzie economiche. Qualche facinoroso ha deciso di infiltrarsi e rovinare tutto». Poi aggiunge: «Noi condanniamo ogni tipo di violenza e caos che non fa bene a nessuno. La nostra rivendicazione era di tutela della salute e per ottenere indennizzi economici».

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