La candidatura di Calenda a Roma fa esplodere il Pd. Zingaretti lo sfida: «Fai le primarie”, lui lo zittisce
Calenda sfida Zingaretti. «Ci fosse stato un candidato forte e credibile, questo problema non si sarebbe posto. Sarebbe stato più facile per il Pd appoggiare uno dei loro. Ma uno di loro non c’è, e si devono accontentare…». Lo ha detto, a proposito della sua candidatura a sindaco di Roma, il leader di Azione, Carlo Calenda, a L’aria che tira su La7, rispondendo a Nicola Zingaretti. Il segretario dem aveva affermato: «A Roma c’è una bellissima comunità di centrosinistra che si sta riorganizzando e sta discutendo un manifesto e un percorso per far decidere il candidato sindaco ai romani. È un percorso aperto a tutti quelli che vogliono partecipare e quindi anche a lui».
Calenda: «A Roma sono il candidato di Azione»
Ma Calenda non ne vuole sentire. «Per ora a Roma sono il candidato di Azione. Se sono candidato con il centrosinistra lo deve decidere il centrosinistra» ha aggiunto l’ex ministro del Mise. «Io sono in campo fino in fondo – ha aggiunto – . Farò lo sforzo più ampio e coesivo possibile e al Pd voglio dire che queste elezioni non solo si vincono, ma la città si risolleva se si parla a tutti».
Primarie e rapporto col Pd
Il leader di Azione boccia anche le primarie. «Non sono contrario in generale alle primarie, ma alle ultime primarie del Pd c’erano 40mila persone. Se le primarie per Roma avranno numeri bassi, diventano uno scontro tra truppe cammellate. Penso che siano sbagliate, oltretutto in un momento in cui ci dicono che più di sei persone non possono stare a mangiare nello stesso tavolo, fai le primarie? Ritengo sia privo di senso in questo momento». Quanto ai rapporti col Pd è chiaro: «Io sono uscito dal Pd, non dal gruppo Pd del Parlamento europeo Ue, questo per coerenza con il voto. Non ho fatto una scissione, non ho portato via nessuno, sono andato via da solo».
I dem inghiottono amaro
La scelta dell’ex dem agita le acque del Pd che ancora non ha un candidato da proporre. A scendere il campo è direttamente Andrea Casu, segretario del Pd Roma, sulla pagina Facebook della federazione romana Dem. «Quella di Calenda ad oggi, malgrado aperture e disponibilità nostra, è una candidatura che lui sta costruendo contro tutto quello in cui il Pd crede. L’apertura e la partecipazione popolare per la scelta del candidato o il governo di cui siamo parte fondamentale. Purtroppo ancora una volta divide e la destra brinda».