Livorno, si ribellano ai controlli: calci contro l’auto dei carabinieri. Meloni: delinquenti (video)

21 Ott 2020 15:11 - di Redazione
Livorno

Sassi e calci contro i carabinieri durante i controlli anti-movida a Livorno. Nella centrale piazza Attias nel pomeriggio del 20 ottobre sono arrivati alcuni agenti della polizia municipale e tre pattuglie dei carabinieri. C’era stata la segnalazione di un assembramento. In piazza diversi ragazzi giocavano con un pallone e non indossavano la mascherina.

Carabinieri accerchiati

All’arrivo di vigili e carabinieri circa cinquanta ragazzi hanno accerchiato e insultato gli agenti, prendendo a calci le auto e bersagliandole con lanci di pietre e bastoni. Su Facebook il consigliere comunale della Lega, Alessandro Perini, ha pubblicato le immagini. Due ragazzi fermati e un 17enne denunciato per oltraggio, aggressione e danneggiamenti.

Anche Giorgia Meloni ha riproposto il video con questo commento: “Immagini indegne di una Nazione civile: pugno duro per questi delinquenti”. Solidarietà agli agenti è arrivata anche dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.

Un precedente a Massa in agosto

Un episodio simile era avvenuto a Massa a fine agosto: in quel caso gli agenti erano stati accerchiati da una folla di ragazzi che cercava di impedire l’arresto di un giovane dopo una rissa.

Il sindaco di Livorno Luca Salvetti racconta come si sarebbero svolti i fatti: “Un ragazzo senza mascherina è stato intercettato, e dopo che gli è stato intimato di indossarla, attorno a carabinieri e polizia municipale si è portato un gruppo nutrito di giovani che hanno cominciato a prendere di mira gli agenti. Due di loro sono stati refertati al pronto soccorso, ma per fortuna stanno bene”.

Il sindaco Salvetti: chiudure le piazze non risolve

Secondo Salvetti, chiudere vie o piazze non risolve il problema. “In quel caso – spiega il sindaco – ai varchi si presenterebbero sia i residenti che chi ha prenotato in un ristorante della zona. Ma siamo sicuri che chi entra nel quartiere in questione poi vada veramente dove ha detto? E come dovremmo comportarci se ha detto una cosa non vera? Un’organizzazione del genere richiede un grande coinvolgimento di tutto il personale in servizio”.

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