M5S spaccato, a Di Battista si unisce la Lezzi. Di Maio adesso trema e lancia un appello: “Restiamo uniti”
Volevo solo dirvi che io sono ottimista. Che il MoVimento ce la farà, che con l’aiuto di tutti otterrà di nuovo grandi risultati”. E’ il messaggio postato su Facebook dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio: parole, quelle dell’ex capo politico M5S, che arrivano all’indomani del duro attacco sferrato da Alessandro Di Battista nei confronti dell’attuale linea politica del Movimento.
Di Maio e l’appello alle truppe: “Supereremo i momenti difficili”
“Negli ultimi otto anni – sottolinea Di Maio – abbiamo affrontato anche momenti difficili, ma siamo sempre riusciti a rialzarci. Volevo
dirvi che ce la faremo, volevo dirvi di non scoraggiarvi, di guardare sempre avanti e mai indietro. E un abbraccio forte ai nostri candidati
sindaco per la responsabilità che hanno deciso di prendersi e per il coraggio dimostrato in queste settimane di campagna elettorale. Avete
dato il massimo. Voi avete combattuto e noi al vostro fianco”. “Vi voglio bene, ci vediamo in piazza”, conclude il titolare della
Farnesina.
A Di Battista si unisce anche Barbara Lezzi
“In me non suscita nessuna sorpresa sentire parlare di indebolimento del M5S. Lo scandalo sta nel dirlo? O nel fingere che non stia succedendo? In nome del ‘bloccare le destre’ che, per carità è giusto, il M5S ha rinunciato all’essere un’alternativa e, per tenere il passo, anziché porsi da esempio, sta pian piano mutuando le caratteristiche degli altri partiti”. Lo scrive su Facebook Barbara Lezzi, senatrice 5 Stelle, commentando l’intervista a ‘Piazzapulita’ di Alessandro Di Battista, il quale ha paragonato l’attuale Movimento all’Udeur di Mastella. “Nessuna rivoluzione, nessun cambiamento. Solo omologazione. In realtà, non dobbiamo neanche parlar male di Mastella dal momento che a Caivano il M5S è alleato anche con la sua lista. Solo che lui ha preso il 10% e noi il 4.5%. Ci va bene? La buttiamo in caciara accusando la Lezzi con la solita cantilena che è nostalgica della Lega invece di osservare che le manca quel M5S al 33%?”, chiede l’ex ministro per il Sud.
“Qualcuno nel M5S vuol buttarla in caciara”
“Si preferisce da un lato buttarla in caciara e dall’altro si gioisce e si marcia verso l’alleanza strutturale con chiunque purché ci sia sempre il posticino per qualcuno”, attacca Lezzi, che aggiunge: “La politica dovrebbe accettare il dibattito interno ed esterno purché sia trasparente, diretto e duro quando serve. Ma solo chi non conosce Alessandro Di Battista ed il suo amore per il M5S può credere che
l’espressione legittima del suo pensiero sia mirata ad indebolire il governo e il M5S. È il contrario. Veder spegnere l’attenzione degli
elettori, la passione di tanti eletti è doloroso per chiunque abbia affrontato offese, insulti e attacchi di ogni tipo per vedere il M5S
al governo. Ma, se deve sedersi a discutere con gli altri partiti, il M5S deve ritrovare quella forza e quella determinazione. Se non le
riconquisterà, diventerà una delle tante liste in corsa per una poltrona senza poter ambire all’apporto di rinnovamento della politica. Sarebbe la fine, dobbiamo ammetterlo”.