
Macrì: «Ad Arezzo la destra vince perché dimostra capacità e credibilità. FdI fondamentale»
«La vittoria elettorale ad Arezzo è importante e significativa». Lo afferma Francesco Macrì, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia e presidente di Estra, una delle maggiori multi utility italiane. Sede aziendale in Toscana. Osservatore attento della politica locale ma soprattutto uno dei protagonisti della conferma del centrodestra in città.
Quali le ragioni del successo ad Arezzo?
Innanzitutto la credibilità e l’autorevolezza del candidato a sindaco, Alessandro Ghinelli. Ma fondamentale è stata la capacità di rappresentanza dei partiti che lo sostenevano. In più, c’è un ormai consolidato orientamento verso il centrodestra degli elettori aretini. Vorrei ricordare che non solo Ghinelli è stato confermato sindaco ma che anche la candidata del centrodestra alla Presidenza regionale ha raggiunto, nel comune di Arezzo, il 50% dei consensi
Il contributo di Fratelli d’Italia?
Lo affermano i numeri. Nel consiglio comunale abbiamo 6 consiglieri. Abbiamo triplicato il loro numero in soli 5 anni. In Regione il candidato espresso da Arezzo è stato eletto. E questo è un elemento di particolare soddisfazione perché Gabriele Veneri si è affacciato quest’anno alla politica e lo ha fatto con noi. Segno che siamo un partito capace di attrarre personalità di spicco della società civile. E che siamo ormai capaci di esercitare una vera e propria leadership politica. Nel 2015 qualcuno fu nelle condizioni di azzardare l’ipotesi che non aveva vinto il centrodestra ma, a sorpresa e in piena epopea renziana, aveva perso il centrosinistra. Stavolta la vittoria è tutta nostra: ha vinto che meritava di vincere ed ha perso chi meritava di perdere. Senza alcuna sorpresa
I meriti del centrodestra?
Pazienza, determinazione, capacità di leggere i bisogni e le aspettative del corpo elettorale. Pazienza: abbiamo superato vecchi traumi, abbiamo resistito ai 9 anni di amministrazione Fanfani e siamo sempre stati attivi. Determinazione: nemmeno per un giorno è venuta meno la consapevolezza che il futuro di Arezzo non sarebbe stato scritto dal centrosinistra, incapace di liberarsi delle sue vecchie logiche di gestione del potere. Capacità di leggere la società: con questo elemento avevamo vinto nel 2015 e con questo ci siamo confermati nel 2020. L’amministrazione Ghinelli, nel mandato 2015 -2020, è stata capace di rispondere alle aspettative delle imprese delle famiglie. Lo ha fatto con coraggio e determinazione, affrontando anche situazioni complesse e non ancora chiuse.
I demeriti del centrosinistra?
Essersi totalmente “staccato” da terra. Sostanzialmente assente per 5 anni dalla vita politica e amministrativa, si è illuso che alcuni mesi di campagna elettorale frenetica sarebbero stati sufficienti a recuperare il rapporto con gli elettori. Il centrosinistra, in realtà, appare ormai privo di visione politica, incardinato nei soli uomini e donne di potere, incapace di attrarre non solo giovani ma anche figure nuove del mondo imprenditoriale, sociale e culturale.
Il futuro di Arezzo?
È quello di essere simbolo, in Toscana e in Italia, del buon governo del centrodestra. Fratelli d’Italia darà il suo massimo, costante e quotidiano contributo a questo progetto. Lo darà con le sue donne e i suoi uomini in ogni contesto. La nostra crescita elettorale è stata esponenziale. E ha certamente contribuito alla vittoria di Ghinelli e al risultato, nel comune di Arezzo, di Ceccardi. Fratelli d’Italia è il partito che cresce di più e che più di altri rappresenta una visione della società e della pubblica amministrazione. Fin dai prossimi giorni porterà al centro della vita amministrativa i temi che gli elettori hanno giudicato fondamentali: la sicurezza, il rilancio dell’economia e del lavoro, la tutela della salute, lo sviluppo dei lavori pubblici. Adesso spetta a noi non solo progettare i prossimi 5 anni ma garantire un nuovo futuro ad Arezzo e a tutte le persone che qui vivono e lavorano.