Mafia nigeriana, smantellata la cupola tra Torino e Ferrara. Orge sessuali per affiliare le donne

28 Ott 2020 16:03 - di Redazione

Finalmente la mafia nigeriana vacilla. Dalle prime ore dell’alba è in corso una vasta operazione della Polizia di Stato, condotta dalle Squadre Mobili di Torino e di Ferrara, a conclusione di indagini svolte, in perfetto coordinamento, a carico di cittadini nigeriani appartenenti al sodalizio criminale di stampo mafioso denominato “Viking” o “Norsemen Kclub International”, suddiviso in cellule locali (dette “Deck”) dislocate in numerose città italiane.

Mafia nigeriana sgominata nella cupola

La cupola che operava tra Piemonte ed Emilia, controllava e gestiva il commercio su strada di sostanze stupefacenti, in particolare nella periferia nord del capoluogo piemontese e, sempre nella stessa zona, lo sfruttamento della prostituzione di donne nigeriane, il cult ‘Valhalla Marine’ smantellato oggi dalla polizia che ha eseguito 43 misure cautelari della Dda di Torino.

Una delle peculiarità dell’articolazione torinese dell’associazione era rappresentata dal ruolo delle donne, le quali venivano affiliate mediante rapporti sessuali di gruppo ed assumevano l’appellativo di ‘Queen’ o ‘Belle’. Costrette a pagare somme di denaro in cambio di una inesistente protezione, le ‘Belle’ venivano sfruttate sessualmente, trasformandosi di fatto in vittime del gruppo.

Tra loro, nel corso delle indagini, è emersa ‘One Queen’, unica delle donne ad assumere sostanzialmente la veste di associata con l’incarico di controllare le sue connazionali sfruttate. Momento associativo fondamentale erano le riunioni periodiche che si svolgevano a cadenza settimanale all’interno di locali abitualmente frequentati dai sodali, in occasione delle quali venivano definite le linee da seguire nello svolgimento della vita associativa ed effettuati i pagamenti di quote destinate alla cassa comune o ad affrontare le spese legali degli affiliati arrestati.

L’indagine ha altresì portato alla luce l’esistenza di una riunione annua, che vede il coinvolgimento di tutti i rappresentanti dei vari Paesi, quella fissata per il giugno 2020, in Turchia, non si è svolta a causa delle restrizioni dovute al Covid.

La denuncia del sindaco di Ferrara sul Pd

“Congratulazioni alla polizia, al questore di Ferrara Capocasa, alla Squadra Mobile, al Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine e agli inquirenti, per l’importante operazione messa a segno, anche nella nostra città, contro la mafia nigeriana. Grazie a ciascuno dei 200 uomini e donne che hanno collaborato per arrivare al risultato”. Così il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, sulla maxi operazione contro la mafia nigeriana che ha portato a decine di provvedimenti restrittivi di natura cautelare tra Torino e Ferrara.

“Da anni segnaliamo il problema della mafia nigeriana ma il sistema politico del Pd, a cui faceva capo la precedente amministrazione, ha sempre negato – attacca Fabbri – , arrivando addirittura ad attaccarci perché abbiamo lanciato l’allarme per tempo. Ora contiamo in espulsioni a raffica: chi ha operato in questo tipo di organizzazioni ed è dedito al crimine non deve tornare nella nostra città”.

Fdi: “La Commissione Antimafia se ne occupi”

“La commissione antimafia della Camera vagli il caso Torino e di altre città inquinate dalla mafia nigeriana. Gli arresti di questa mattina dimostrano la pericolosità del sodalizio, ormai presente in modo radicato nel territorio nazionale ma soprattutto nel capoluogo piemontese. Una piaga che va combattuta ed estirpata senza distogliere mai l’attenzione”. Lo afferma la deputata torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli, esponente di un partito che da anni denuncia l’invasione mafiosa dei nigeriani.

“Fratelli d’Italia ha da sempre denunciato questo pericolo chiedendo una particolare attenzione da parte della Camera. Più volte inascoltati, ribadiamo che occorre fornire agli inquirenti strumenti ancora più adeguati per combattere questa tentacolare organizzazione, dedita allo spaccio di droga, ma anche allo sfruttamento della prostituzione, alla tratta di esseri umani ai riti tribali fino ad arrivare alla estorsione. Un grande plauso a forze dell’ordine e magistratura per l’operazione che questa mattina ha assicurato altri delinquenti alla giustizia”, aggiunge.

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