Manager di banca morta di overdose: a Milano l’eroina uccide come negli anni ’70
L’eroina torna a uccidere, come negli anni ’70. L’ultimo fatto di cronaca riguarda una giovane managr. Aveva una laurea alla Cattolica, parlava tre lingue e ad appena 34 anni aveva già ricoperto importanti ruoli in studi, banche d’affari e multinazionali della consulenza. Da circa un anno era tornata a lavorare a Milano per un’importante banca italiana. Questo raccontano i profili social di V.D., giovane manager di origini morta di overdose lunedì notte a Milano.
La manager aveva 34 anni ed è morta con l’ago nel braccio
Gli operatori del pronto soccorso hanno trovato lei a terra, esanime dopo una dose di eroina iniettata nel braccio. Accanto a lei, sotto choc, un 48nne in cura al Serd e con precedenti per stupefacenti. Stando a quanto risulta al Giorno, l’uomo avrebbe riferito di essere stato lui a procurare la droga. Di conseguenza, ora rischia l’accusa di morte in conseguenza di altro reato. Del caso si stanno occupando i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Magenta, che ora cercheranno di capire in quale piazza di spaccio si sia recato F.M. e chi gli abbia materialmente venduto lo stupefacente killer; la casa è stata passata al setaccio dagli esperti della Sezione investigazioni scientifiche, a caccia di elementi potenzialmente utili alle indagini. L’ennesimo caso di una giovane finita nell’abisso della droga, una piaga colpevolmente ignorata dall’attuale governo.
A Quarto Oggiaro presi due pusher marocchini
Sempre a Milano, in zona Quarto Oggiaro, la polizia ha scoperto una raffineria di eroina, gestita due cittadini marocchini, K.D. di 30 anni e M.A. di 51 anni. Entrambi regolari sul territorio nazionale. I due dovranno rispondere di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti della Squadra Mobile hanno individuato a Quarto Oggiaro un box dove due persone lavoravano l’eroina. Le indagini dei poliziotti si sono concentrate su un’auto che rilasciava un odore riconducibile a sostanze chimiche, tipicamente utilizzate per il taglio di sostanze stupefacenti.
Sequestrati otto chili di eroina
In una vettura gli agenti hanno trovato 6 confezioni contenenti 8 chili di eroina. Inoltre, in un vano nascosto sotto il sedile del passeggero, sono stati rinvenuti 1.150 euro in contanti, i poliziotti nell’abitazione, nella cantina e nel box di uno dei due marocchini hanno scoperto una vera e propria “raffineria” di eroina. In particolare, gli agenti della Squadra Mobile hanno trovato materiale per la lavorazione ed il taglio dell’eroina come 6 frullatori, 1 bilancia, materiale da confezionamento, ma soprattutto 11 fusti in metallo contenenti ciascuno 25 chili circa di paracetamolo e caffeina per un totale di 240 chili lordi circa, altri 14 chili di sostanza da taglio non ben identificata e 7 scatole contenenti ciascuna 6 bottiglie di solventi chimici.