Meloni: «Il governo Conte è una calamità, ha mentito anche sul Decreto Ristori. Basta»
«Il governo è incapace di dar risposte, il decreto ristori non è sufficiente». Lo ha detto Giorgia Meloni, intervenendo al presidio permanente di FdI in piazza Capranica, a Roma in difesa delle categorie abbandonate dal governo. «Siamo qui per dare voce ai troppi italiani massacrati dal governo Conte che non hanno risposte per avere certezze sul loro futuro. Mentre noi parliamo le serrande dei ristoranti e dei bar che ci sono qui intorno stanno chiudendo per scelte che non abbiamo condiviso. E per l’incapacità di dare risposte ai cittadini ai quali lo Stato azzera o diminuisce per decreto le entrate senza preoccuparsi di coprire i costi fissi».
Meloni: «Sul governo ristori il governo ha mentito»
E poi ancora. «Sul decreto ristori il governo ha mentito. Avevano detto che avrebbero immaginato contributi pari al 100 o al 200% del calo del fatturato. E poi ci ritroviamo con un decreto insufficiente. Uno Stato giusto che decide di chiuderti per decreto deve aiutarti a pagare le utenze, gli affitti, i prestiti, i mutui. Deve aiutarti sui costi fissi. E la scelta fatta dal governo di dire a queste attività chiudete dopo le 18, ma non chiudendole completamente per non ristorarle, è completamente una condanna a morte annunciata per centinaia di migliaia di persone. Economicamente parlando. Ed è intollerabile».
«Cosa hanno fatto durante l’estate?»
«Nessuno di noi si è tirato indietro per combattere il coronavirus. Per fermare il contagio. Ma se vuoi fermare il contagio la prima cosa che devi fare è potenziare il sistema dei trasporti pubblici. Perché – dice ancora Giorgia Meloni – se dici che chiudi i ristoranti alle 18 per decongestionare i mezzi pubblici stai mentendo. I mezzi pubblici non sono pieni la sera quando si esce dai ristoranti. Ma la mattina quando si va a scuola e negli uffici». E poi aggiunge: «Il governo non si è saputo prendere le sue responsabilità, e ha parlato delle categorie sacrificabili, mentre non ci devono essere categorie sacrificabili». «In tutti i mesi estivi, sapendo che c’era una seconda ondata, cosa hanno fatto? Hanno parlato di legge elettorale». E infine: «Questo governo prima va a casa e meglio è, ma noi siamo patrioti e vogliamo dare una mano all’Italia. Noi continueremo a fare le nostre proposte, ma questa non è un’emergenza, è una calamità, anzi sono due: il virus e il governo Conte». (Guarda video)