Migranti, altri 10 in fuga da Siculiana. Poliziotto prova a fermarli: picchiato, finisce in ospedale (video)
Migranti, fuga da Siculiana: l’ultimo scempio. Solo ieri altri 10 stranieri ospiti del centro sono scappati da Villa Sikania. Un poliziotto intercetta la loro corsa e prova a fermarli. L’agente, spintonato e picchiato, finisce in ospedale. Dunque, dopo i quaranta scappati due giorni fa, ieri altri migranti evadono dalla quarantena e aggrediscono chiunque sul loro percorso provi a fermarli. A farne le spese ieri un poliziotto del Reparto Mobile, mandato per l’emergenza immigrazione alla questura di Agrigento, che ha intercettato i fuggitivi e tentato di bloccarne la corsa e la sparizione nel nulla. Un caso che rilancxia un allarme in corso da molto, su cui la ministra Lamorgese si è limitata a esprimere solidarietà e vicinanza all’agente ferito. Un po’ poco davvero…
Migranti, fuga da Siculiana. Ancora…
La polveriera di Siculiana è esplosa. Sono giorni di caos e di paura nella cittadina dell’Agrigentino, teatro di fughe di migranti, tafferugli, e ieri anche dell’aggressione a un poliziotto rimasto ferito mentre cercava di bloccare l’esodo di massa. Stando alla ricostruzione del’ultimo atto di una vicenda drammaticamente in corso ormai da mesi, ieri un nutrito gruppo di ospiti del centro d’accoglienza Villa Sikania ha tentato l’ennesima fuga.
Poliziotto strattonato e aggredito: ha riportato un trauma cranico
Ma durante la corsa folle verso la ormai famigerata Strada Statale 115, battuta per darsi alla macchia, qualcuno ha pensato di resistere con la violenza all’agente che tentava di impedire l’ultimo scempio. Il poliziotto, strattonato, spinto e poi aggredito, ha riportato ferite alla testa e a una spalla. Soccorso e portato all’ospedale San Giovanni di Dio, i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico. Per fortuna le sue condizioni non sono gravi.
Polveriera Siculiana: la Lamorgese e tace e volta lo sguardo
Dunque, ci risiamo. Siculiana continua a destare preoccupazione e a scatenare il panico. Sono mesi che sindaci di polizia, sindaci, amministratori locali e, soprattutto, i residenti, denunciano una situazione al collasso. Protestano. Chiedono aiuto. Ma dal Viminale, tutto tace. Ancora ieri, a parta esprimere la solidarietà di rito al poliziotto ferito dai migranti in fuga, la ministra Lamorgese ha detto poco e fatto ancora meno. E dopo essersi limitata a ringraziare «le forze dell’ordine per la «grande dedizione e professionalità dimostrate», è tornata a chiudersi nel suo proverbiale silenzio.
Residenti allo stremo: «Siamo spaventati e stanchi»
Tutto resta sulle spalle di forze dell’ordine, amministrazioni locali e residenti. Questi ultimi, allo stremo delle forze e a corto di pazienza, hanno tuonato ancora contro quel centro intestato alla quarantena dei migranti subito dopo lo sbarco. E contro un governo che volta lo sguardo. E come scrive Il Giornale e rilancia Libero in queste ore, hanno dichiarato: «Non possiamo continuare a vivere così, siamo spaventati e stanchi»...
Orda di clandestini economici nordafricani in fuga dal centro d’accoglienza a Siculiana. Droni? Elicotteri? Lamorgese che dice? #risorseINPS #RadioSavana pic.twitter.com/siqb6nnoHE
— RadioSavana (@RadioSavana) September 29, 2020
Ma ‘sto TASER quando lo vogliamo usare? Quando sarà morto qualcuno delle Forze dell’Ordine?
Mi chiedo come si possa ancora sopportare tutto questo, il governo se ne frega alla faccia dei cittadini onesti …. Siamo pecoroni capaci di mugugnare ma non di reagire ! Come diceva la Fallaci l’invasione è iniziata da tempo e presto sarà completa e il nostro governo accetta e ne coglie le positività, soldi, voti, consensi dalla massa di imbecilli buonisti ! Non si tratta di essere razzisti ma realisti !
La responsabilità è delle nostre autorità che, invece di riportarle indietro, le accoglie in nome dei principi umani.
Purtroppo non ci si rende conto che questi signori scappano da situazione molto critiche vedi guerre e fame per cui sono pronti a tutto pur di raggiungere il loro scopo.
È inutile che lo Stato Italiano cerchi di aiutare questi signori in quanto il loro scopo è quello di sbarcare in un paese e, con metodi più o meno legali, farsi accogliere dallo stato dove sono sbarcati.
Sarebbe opportuno riportarli nei paesi di provenienza intimando loro che qualsiasi tentativo di sbarcare sul suolo italiano sarà bloccato e, nell’eventualità. di altri sbarchi, gli emigranti, dopo un periodo di quarantena, saranno riportati nei loro paesi d’origine.