Migranti, se ne infischiano di Covid e Dpcm: affollano le sale scommesse Snai. Per loro niente regole (video)

22 Ott 2020 15:15 - di Prisca Righetti
Migranti e scommesse Snai frame e video dal Twitter di RadioSavana

Migranti, beati loro che se ne infischiano di epidemia da Covid e norme imposte dal Dpcm del governo. In tanti, si assembrano e affollano le sale scommesse Snai. Basta vedere quanto accaduto oggi in un centro scommesse Snai, alle 10 di mattina. Quando, in una piccola sala gremita, troviamo file di migranti intenti a spendersi diaria o altro al banco delle scommesse. Le immagini, riprese alla Snai di Castel Volturno alle 10 di questa mattina, parlano chiaro. E come recita la didascalia al video postato su Twitter dal sito di RadioSavana. Ma ancor di più, come mostrano le inquietanti sequenze, più di 20 clandestini africani assembrati in piccolo locale sono in coda per azzardare pronostici e fare tombola. E gli utenti, sui social, si chiedono indignati e preoccupati: «Il Covid non c’è per le risorse Inps?» …

Migranti assembrati nelle sale scommesse alla faccia di Covid e Dpcm

Insomma, è più che evidente che dai barconi ai centri scommesse, il passo è breve. E marcia veloce. I profughi, per lo più migranti economici, sbarcati sulle nostre coste, incessantemente prese d’assalto, E epidemia o non epidemia, sono sbarcati in Italia chi spinto dall’illusione di una vita migliore. Chi motivato solo dalla speranza di soldi facili e guadagni immediati. Anche se questo significa delinquere o giocare d’azzardo quando non si possono fare assembramenti.  E così, a decine, i migranti richiedenti asilo affollano le sale scommesse delle varie città.

I soldi della diaria spesi in scommesse sulle partite di calcio virtuali

Nel caso del video in oggetto siamo a Castel Volturno. Ma le immagini potrebbero riferirsi a qualunque altro capoluogo o piccolo centro di provincia della nostra Penisola. Dove, numerosi, gli stranieri accolti scommettono i loro euro della diaria magari, ammaliati soprattutto dalle partite di calcio virtuali. A volte vincono. Altre perderanno. Il risultato però è sempre lo stesso. Da mesi trascorrono il loro tempo libero giocando e scommettendo, forti delle quote in dotazione grazie al pacchetto statale di assistenza consegnato alle coop sociali tramite la Prefettura. Una cifra quantificata più o meno, spiegava un articolo de La Stampa tempo fa, «in 32 euro al giorno».

Con buona pace di rischio Covid e norme imposte dal Dpcm del governo

In più, come riportava sempre il quotidiano torinese a riguardo, i migranti ospitati nel Belpaese, hanno a disposizione «ogni giorno 2 euro e cinquanta centesimi, dei 32 iniziali, per i loro “vizi”». Certo qualcuno spedirà gran parte dei proventi assistenziali ai familiari. Ma, a giudicare dalle immagini postato in basso, molti altri preferiscono spenderla nei centri scommesse. Con buona pace di tutti quegli italiani abbandonati dallo Stato. Beffati dalla burocrazia che intasa i terminali dell’Inps. E del Covid che avanza anche grazie a assembramenti e scarso utilizzo delle mascherine e del rispetto dell’obbligo al distanziamento sociale…

Sotto, il video dei migranti assembrati in fila al centro scommesse di Castel Volturno. Frame e video dalla pagina Twitter del sito di RadioSavana

L’Inps: “Gli immigrati servono a pagare le pensioni agli italiani.” Centro scommesse Snai, ore 10 di mattina. #risorseINPS #risorsePIL #RadioSavana pic.twitter.com/2mEj6o0oBk

— RadioSavana (@RadioSavana) October 22, 2020

Commenti

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  • Silvia Toresi 23 Ottobre 2020

    Se i giovani Italiani lavorassero le pensioni le pagherebbero loro e avrebbero anche casa e figli!!!!!!!!!!!