Musumeci interviene sui 18 pescatori sequestrati: “Dalla Libia un atto di pirateria. Il governo si muova”
“Non è la prima volta che i pescatori siciliani sono vittime di un atto di pirateria dei Paesi nordafricani”. Così il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ricevendo i familiari dei 18 marittimi in mano alla Libia.
Musumeci: “Pagano il conto sempre i pescatori siciliani”
“Seguo con grande apprensione questa vicenda – ha detto Musumeci – e condivido la vostra preoccupazione. È mio dovere farlo, come presidente della Regione e come cittadino. Questa delle piraterie a danno dei nostri pescherecci è una storia vecchia che si ripete e di fronte alla quale i governi italiani non hanno mai saputo trovare un’intesa risolutiva con i Paesi nordafricani. A pagarne il conto però sono sempre i pescatori siciliani“.
“Ho più volte sollecitato l’intervento del governo Conte”
“Ho più volte sollecitato l’intervento del premier Conte e del ministro degli Esteri Di Maio. Il presidente del Consiglio mi ha assicurato l’impegno personale e immediato. È necessario l’intervento fermo del governo nazionale per fare un po’ di chiarezza su questa storia che sta toccando i cuori di tutti i siciliani, i quali partecipano e condividono la vostra ansia e le vostre preoccupazioni” ha detto Musumeci rivolto ai familiari. “Restare nell’incertezza non si può, è un continuo logoramento, vogliamo sapere la verità sulla sorte dei pescatori“.
Aderendo all’invito rivolto dal governatore siciliano, i familiari dei pescatori sono giunti in mattinata a Palermo dopo 13 giorni trascorsi a Roma, dove si sono anche incatenati, davanti a Palazzo Chigi. Presente all’incontro anche il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, che ha rassicurato sulle condizioni di salute dei pescatori trattenuti in Libia.
Salvini sui pescatori sequestrati Libia: “Conte, sveglia!”
I 18 marittimi dei pescherecci Antartide e Medinea, salpati da Mazara del Vallo, sono trattenuti dal primo settembre a Bengasi, dopo essere stati fermati dalla guardia costiera della libica. Inizialmente, a 38 miglia nautiche da Bengasi, le motovedette della guardia costiera di Haftar, hanno bloccato 4 pescherecci.
“Il governo spalanca porte e porti ai clandestini, ma non riesce a riportare a casa 18 pescatori italiani. Conte sveglia!”. Così, su Twitter, il leader della Lega Matteo Salvini, riferendosi ai pescatori ancora bloccati in Libia.