Pescatori italiani arrestati in Libia, flash mob di FdI: «Conte e i suoi non hanno mosso un dito»

6 Ott 2020 12:55 - di Alberto Mariani
flash mob

Un flash mob per svegliare Palazzo Chigi. È passato più di un mese da quando 18 pescatori, tra cui dieci italiani, sono stati fermati e arrestati dalle autorità dell’est della Libia con l’accusa di ingresso illegale nelle acque economiche libiche senza autorizzazione per svolgere operazioni di pesca. Sulla vicenda da parte del Governo italiano, fino ad oggi, non sembra esserci stato quell’assistenzialismo e solerzia avuta nei tanti casi in cui, ad invadere lo spazio marittimo italiano, sono state le navi delle ong o qualche imbarcazione di fortuna. Ben diversa l’attenzione posta da Fratelli d’Italia sull’accaduto. Poche settimane fa Giorgia Meloni ha ricevuto le famiglie dei pescatori arrestati e, a seguito di questo incontro, sono state presentate da Fratelli d’Italia due interrogazioni parlamentari. Con queste si chiede al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, quali misure intenda adottare per garantire l’incolumità dei pescatori italiani e come sanare la situazione del riconoscimento unilaterale delle acque internazionali come territorio proprio dalla Libia o da altri Paesi.

Il flash mob di Fratelli d’Italia

Il prolungato silenzio da parte del Governo ha portato ieri i ragazzi di Magnitudo Italia e una delegazione di Fratelli d’Italia, guidata dal responsabile del Dipartimento sicurezza del Lazio, Federico Rocca, a protestare nei pressi dell’Ambasciata di Libia a Roma per chiedere la liberazione dei 18 pescatori. “La minaccia avanzata dal generale Haftar consisterebbe in uno scambio dei nostri pescatori per quattro criminali libici arrestati in Sicilia con l’accusa di traffico di esseri umani e condannati a trent’anni di carcere dalla corte di appello del tribunale di Catania”.  Dichiarano Francesco Capasso per Magnitudo Italia e il dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Federico Rocca. “Mentre il governo italiano ed i media sembrano nascondere al popolo l’accaduto – concludono – noi continuiamo a batterci per i nostri connazionali”.

 

Commenti

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  • Franco. Prestifilippo 7 Ottobre 2020

    Io una ricetta risolutiva potrei proporla giacchè non ci ha pensato nesssuno: mandiamo il Ministro degli Esteri!!!

  • Giancarlo 7 Ottobre 2020

    I nostri pescatori DIMENTICATI.
    I sequestratori e i loro connazionali che scappano
    TUTELATI e PROTETTI.
    VERGOGNATEVI!

  • Silvia Toresi 7 Ottobre 2020

    Certo che non hanno fatto niente, i pescatori sono Italiani!!!!!

  • Alberto Lazzari 7 Ottobre 2020

    É l’ennesima dimostrazione che alla sinistra nulla interessa della Gente di Mare e di un Ministro degli esteri assente ed incapace ma, nel frattempo vendiamo le navi della nostra Marina Militare pronte per la consegna al dittatore egiziano che mai e poi mai ci dirà la verità su Regeni.