Rino Gaetano oggi (a 70 anni) canterebbe “Nuntereggae più” a chi vuole arruolarlo. Ecco le sue canzoni più belle (video)
Oggi Rino Gaetano compirebbe 70 anni. E, probabilmente, l’unica consolazione nella sua morte prematura, a 32 anni, è stata quella di essersi salvato dall’omologazione. Pensateci bene: forse oggi sarebbe ospite nei salotti tv di quelli che sbeffeggiava nelle sue sue canzoni.
Rino Gaetano, che era il cantante etichettato come disimpegnato, che era il re della canzone “non sense” oggi viene contrabbandato come un profeta dall’impegno politico. Viene venduto per l’artista che non è mai stato. E che, soprattutto, ha scelto di non essere.
Rino Gaetano non era un cantautore “impegnato”. Chi lo scrive ignora quegli anni o fa finta di ignorarlo. Il Rino Gaetano che manda messaggi criptici ai suoi adepti in un’ideale progetto politico e sociale non esiste. E non è mai esistito. Vi raccontano una storia inventata. Inutile negarlo: sui giornali, in queste ore, fioccano esegesi che rasentano il ridicolo.
Rino Gaetano: un irregolare seza etichette
Lo hanno arruolato a sinistra con rara spudoratezza. Proprio lui, che non si è mai voluto schierare. E non schierarsi, negli anni ’70, voleva dire rifiutare la sinistra. Perché la strada più facile era appunto quella. Anzi, il cantautore nato a Crotone era un artista che non aveva paura di cantare persino Eia Eia Alalà in una canzone come Aida, che è davvero un inno nazionale struggente e appassionato.
La definizione corretta è quella di artista irregolare. Ma oggi è diventato una icona pop, come le magliette di Che Guevara, i poster di Andy Wharol e i barattoli della Nutella. Appunto arruolare oggi il cantautore calabrese in una visione politica o partitica è davvero roba da opportunisti. Ci aveva provato per prima Walter Veltroni a una convention del Pd, ma la verità è che le canzoni di Rino Gaetano sono un patrimonio nazionale e culturale. E per rendergli il giusto omaggio, ecco alcuni brani che sono entrati nella storia della musica leggera.