Roma, focolaio al centro d’accoglienza: i migranti positivi protestano contro la quarantena
Migranti positivi al Covid-19 ad un centro d’accoglienza romano. Scoppiano le tensioni ed è costretta ad intervenire la polizia. Il focolaio è partito all’interno del centro d’accoglienza di via Ennio Porrino, nel quartiere dell’Infernetto, dove si trovano ospitati circa un centinaio di migranti. Alcuni di loro sono risultati contagiati. A quel punto si è attivata la Asl Roma 3 che ha deciso di circoscrivere l’area. Ed imporre una quarantena. Decisione che non è piaciuta agli immigrati che hanno iniziato subito a protestare.
Immigrati positivi al centro d’accoglienza
Secondo quanto riferito da “Canale10”, ha avuto inizio quando un nordafricano è stato ricoverato per accertamenti. L’uomo è risultato poi affetto da Coronavirus. Subito dopo il personale sanitario ha quindi provveduto a sottoporre tutti gli ospiti al test del tampone naso-faringeo. Almeno altre cinque persone sarebbero risultate positive. Un vero e proprio focolaio da tenere sotto controllo. A seguito di quanto accaduto è arrivata la decisione della Asl romana di isolare la struttura in via precauzionale. Ma quando sono arrivate le autorità competenti gli stranieri si sono ribellati contro le misure adottate. Ad opporsi almeno una decina di ospiti.
Le proteste
Nel pomeriggio la situazione è diventata incandescente tanto da spingere il personale sanitario a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto sono arrivati gli agenti della polizia di Stato. I poliziotti hanno creato un cordone intorno alla struttura per impedire la fuga dei migranti e provveduto con fatica a riportare la calma fra i presenti. Alla fine, nonostante le accese rimostranze degli stranieri, è stato ricostituito l’ordine e gli uomini della Asl hanno potuto attuare tutte le misure di contenimento necessarie. La questura ha disposto una vigilanza 24 ore su 24 sul posto per impedire la violazione della quarantena imposta dalla Asl. La prefettura ha anche ordinato la dislocazione di una squadra dell’esercito impegnata nell’operazione “Strade sicure”. (Guarda il video del Messaggero)
Ma poverini perché imporgli la quarantena, rimandiamoli a casa loro!!!!!!
Hanno le loro ragioni. Molti di loro infatti vedono interrotta l’attività di spaccio e di altri crimini. E poi mica sono italiani che devono rispettare le regole !!!!