Roma, nomade saccheggia il supermercato, crea il panico e si scaglia contro un dipendente

18 Ott 2020 9:57 - di Redazione
Rom 25enne saccheggia supermercato

Una rom 25enne saccheggia un supermercato e prova a darsela a gambe nonostante sia stata colta in flagrante. La giovane, proveniente dal campo nomadi di Castel Romano, è anche un volto noto alle forze dell’ordine. Eppure, indifferente a tutto a tutti, ha pensato di rubare a man bassa. E poi, scoperta, di seminare il panico in mezzo ai clienti dello store. La ragazza, in avanzato stato di gravidanza, nel pomeriggio di ieri ha pensato bene di riempirsi le buste della spesa e di provare a uscire oltrepassando le casse. Naturalmente, diretta alle porte d’uscita senza pagare. Bloccata da un dipendente della struttura, la donna ha cominciato a dare in escandescenze. E, in preda alla rabbia per il colpo andato storto, ha inveito furiosa contro chi ha bloccato la sua fuga…

Rom 25enne saccheggia un supermercato della capitale

Succede tutto nel giro di pochi, concitati minuti, in un supermercato di via Giorgio De Chirico, dove la rom 25enne ha iniziato a fare razzia di generi alimentari riponendoli in due grosse buste. La ragazza, come anticipato in stato interessante, nel pomeriggio di ieri si aggirava tra i reparti del market, facendo razzia di generi alimentari riponendoli in due grosse buste. Sorpresa dal personale dell’esercizio, la rom ha tentato di guadagnare in tutti i modi la via di fuga: oltrepassando le casse velocemente, prima. Scagliandosi contro uno dei dipendenti del supermercato che tentava di sbarrarle la strada, subito dopo.

Colta in flagrante, tenta la fuga e danneggia una vetrata dell’esercizio

Nel frattempo, la segnalazione di quanto stava accadendo nel supermercato è arrivata al 112. E poco prima che i Carabinieri della Stazione Roma Tor Tre Teste intervenissero sul posto, la ragazza rom, in preda alla rabbia, ha lanciato una bottiglia contro una porta a vetri dell’esercizio commerciale preso di mira, danneggiandola. Inevitabile per lei l’arresto e il trasferimento agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.

 

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