Sbarcato a Lampedusa e sfuggito all’ordine di espulsione: così il terrorista di Nizza è arrivato in Francia

29 Ott 2020 18:46 - di Valeria Gelsi
terrorista nizza lampedusa

Brahim Aoussaoui, il terrorista tunisino 21enne che ha ucciso tre persone a Nizza, un uomo e due donne, decapitando una delle due, sarebbe davvero arrivato in Europa attraverso Lampedusa, poco tempo fa. La notizia, data per primo dal deputato francese dei Republicains, Eric Ciatto, sembra trovare ora conferma da parte italiana. E questo senza che il governo sia intervenuto per rispondere a chi chiedeva un immediato chiarimento, su una eventualità di una gravità inaudita.

Fonti investigative: il terrorista sbarcato a Lampedusa

È stata l’agenzia di stampa Adnkronos a riferire che “fonti investigative” hanno confermato lo sbarco di Brahim (o Ibrahim, come riferiscono alcune fonti) a Lampedusa il 20 settembre. Non solo, Aoussaoui era stato anche indagato dalla Procura di Agrigento per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina insieme ad altri connazionali sbarcati con lui quel giorno, quando sull’isola si riversarono una ventina di barconi con a bordo soprattutto tunisini.

I precedenti: altri attentatori passati per l’Italia

Non è la prima volta che un terrorista che sbarcato a Lampedusa colpisce al cuore l’Europa. Era già successo con Anis Amri, anche lui tunisino, autore dell’orribile attentato al mercatino di Natale di Berlino del 2016. Amri era sbarcato a Lampedusa 5 anni prima, si dichiarò minorenne non accompagnato e ottenne il trasferimento in un centro per minori in Sicilia. Da lì poi si spostò in Germania. Ed era passato per l’Italia anche Zaheer Hassan Mahmoud, il pakistano che appena il 25 settembre scorso ha colpito a Parigi, ferendo gravemente due persone che credeva essere redattori della rivista Charlie Hebdo.

Il deputato francese: “Ora sospendere i flussi dall’Italia”

Aoussaoui aveva trascorso la quarantena bordo della nave Rhapsody, proveniente da Lampedusa e approdata al porto di Bari l’8 ottobre. Lì aveva ricevuto un ordine di espulsione dal territorio italiano, con invito a rimpatrio. Ma a quanto pare dall’Italia è comunque riuscito a raggiungere la Francia in modo clandestino. “L’aggressore dell’attacco di Nizza è un tunisino arrivato da poco da Lampedusa. Con la crisi sanitaria e di sicurezza non deve più essere tollerato alcun ingresso“, ha scritto su twitter il deputato francese Ciotti. L’esponente repubblicano, nel corso di un incontro a Nizza con il presidente Emmanuel Macron, ha anche chiesto “la sospensione di tutti i flussi migratori e di tutte le procedure d’asilo, in particolare alla frontiera con l’Italia: bisogna proteggere i francesi”.

Un giorno nero per la Francia e per l’Europa

Difficile biasimarlo, soprattutto in una giornata così nera per la Francia e non solo. Oltre all’attentato di Nizza, una guardia è stata colpita davanti al consolato francese di Gedda, in Arabia Saudia, e a Lione un afghano, già noto ai servizi di sicurezza, è stato trovato armato di un coltello lungo 30 centimetri e arrestato nella stessa via dove lo scorso anno una bomba artigianale aveva fatto 13 feriti. Ma è ormai evidente che il problema non conosce confini, che riguarda tutta l’Europa e che rischia di vedere l’Italia drammaticamente proiettata nel ruolo di “rotta del terrore” per usare le parole del senatore di FdI, Adolfo Urso, che ha chiesto al ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, di riferire “subito al Copasir”. Mentre il governo, a ore dal fatto, continua a rimanere silente su queste preoccupanti notizie. Nonostante da più parti arrivino richieste di chiarimenti e prese di posizione coraggiose.

 

 

Commenti

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  • Piero 30 Ottobre 2020

    Queste sono le risorse umane della boldrini. E poi processa o salvini perché li ha fermati.di questi morti a Nizza, sono responsabili tutti quelli che non vogliono mettere delle regole all immigrazione. Compreso il buon papa Francesco.

  • fabio dominicini 30 Ottobre 2020

    Siamo un paese di pagliacci !
    Un immigrato clandestino proveniente da un paese non in guerra viene accolto a Lampedusa, rifocillato, vestito e trasferito comodamente a Bari, dove finalmente ci si accorge con non ha alcun diritto a rimanere in Italia. Gli si mette in mano un pezzo di carta con cui può pulirsi il culo e lo si invita a ritornare nel suo paese. nel suo paese !
    Ma siamo allocchi o in malafede !?
    Il Governo francese dovrebbe denunciarci per complicità, favoreggiamento e quant’altro !
    Era nostro dovere e diritto rinviarlo , assieme ad altre centinaia di suoi simili in Tunisia . Che c..osa fa il Ministero degli esteri !!??

  • Cervohold 30 Ottobre 2020

    Grazie ai social-catto-comunisti, al Vaticano e alla UE siamo diventati l’incubatore europeo e la base logistica dei terroristi islamici, la Lamorgese deve essere rimossa subito per due motivi: aver disatteso le leggi Salvini contro l’accoglienza indiscriminata che erano in vigore da un anno; aver smontato e distrutto quelle leggi con la complicità di politicanti irresponsabili, i sinistri hanno venduto l’Italia per avere finanziamenti a debito..

  • WALTER CARLETTI 30 Ottobre 2020

    imbecilli ed inetti questi migranti al 90% sono economici e chi lo sa quanti quanti terroristi abbiamo già importato senza saperlo. ed il governo che fa? toglie i decreti salvini x permettere una piu’ agevole immigrazione. cretini, complici degli scafisti e dei terroristi. a proposito una chicca sulla tunisia, se non lo sapete è un paese apparentemente democratico, ma in realtà è una repubblica con un efficientissimo servizio di polizia basato sulla delazione con una incidenza nella vita reale superiore alla stasi tedesca. Quindi se i terroristi vengono da li segno che parte dell’apparato di sicurezza di quel paese è profondamente corrotto. a lampedusa ci dobbiamo andare a fare il bagno no a raccogliere gente che paga 5000 euro a persona per arrivarci

  • rino 30 Ottobre 2020

    Ricordate quando esponenti del PD e non solo dicevano che sui barconi non c’erano terroristi, che i terroristi arrivasvano in aereo?
    Peggio per l’europa che ci ha costretto a tenere i porti aperti e ci riprendeva per i rimpatri o gli accordi con i paesi del nod Africa. Ora si divertano pure. Mi dispiace solo per quei poveri innocenti.