Vertice del centrodestra, sul tavolo venti nomi per le principali città: “Candidati unitari e vincenti”
Un’occasione per “fare il punto sulla situazione politica” e analizzare i nomi – più di venti – dei possibili candidati per le principali città chiamate al voto nella prossima tornata di amministrative. Sono stati i punti affrontati nel corso del vertice del centrodestra tra Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani, che si sono confrontati in videoconferenza anche con Silvio Berlusconi.
Verso “candidati unitari e vincenti”
“L’obiettivo è chiudere al più presto le intese per esprimere candidati unitari e vincenti nei 1.300 Comuni che andranno alle urne. Nei prossimi giorni ci rivedremo per proseguire il lavoro”, hanno fatto sapere i leader in un comunicato congiunto sull’incontro. L’appuntamento si è svolto negli uffici del leader leghista e, in una seconda fase, è stato allargato ai capigruppo di Camera e Senato.
I temi al centro del vertice del centrodestra
L’occasione è stata utile anche per fare il punto della situazione politica, anche alla luce dell’ultimo Dpcm. “Il centrodestra intende avviare un ancora più efficace coordinamento per offrire proposte e soluzioni costruttive al governo, con la consapevolezza di guidare 14 regioni su 20 e di essere maggioranza nel Paese”, si legge ancora nella nota congiunta. Per questa ragione, al termine del vertice tra i leader, si sono collegati i capigruppo di Camera e Senato. Tra gli argomenti affrontati, il Ddl Zan; i Decreti sicurezza; il Decreto sulle cartelle esattoriali; le prospettive per scuole e trasporti; la manovra economica, che avrà proposte unitarie del centrodestra sull’emergenza Covid. “L’obiettivo – conclude la nota – è la difesa e il sostegno di famiglie e imprese e la sicurezza delle categorie più fragili“.
Meloni: “Un tavolo proficuo per il centrodestra”
Giorgia Meloni ha parato di “un tavolo proficuo per il centrodestra”. “Stiamo vagliando diversi nomi per i candidati sindaci delle grandi città che vanno al voto. Sono molte le proposte interessanti sul tavolo. Lavoriamo spediti per proposte definitive nel minor tempo possibile”, ha chiarito la leader di FdI. È stato poi Salvini a chiarire che “quasi tutti i nomi interpellati non hanno tessere di partito in tasca, certo sono di area antagonista alla sinistra”. “Ci siamo presi qualche ora per contattarli, da Milano a Roma, a Torino e Napoli”. Si tratta di “tante donne e uomini, dall’impresa, volontariato, università che si mettono a disposizione, ci rivedremo a breve, in settimana, per vedere le disponibilità e quali sono i candidati migliori, Roma e Milano meritano di più”.