Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria in zona arancione. Domani sotto esame la Campania

9 Nov 2020 19:22 - di Luisa Perri
zona arancione

Il ministro della Salute, Roberto Speranza – sulla base dei dati elaborati dalla Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020) – firmerà in serata una ordinanza che andrà in vigore a partire da mercoledì 11 novembre. Passeranno da zona gialla in area arancione le regioni Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria.

Secondo quanto si apprende, è in atto un’ulteriore verifica dei dati epidemiologici che riguarderà tutte le altre Regioni d’Italia. La giornata di domani sarà interamente dedicata alla situazione della Regione Campania. Attualmente la Regione governata da Vincenzo De Luca è in fascia gialla. Confermata, inoltre, la provincia di Bolzano in zona rossa.

Zona arancione anche la Liguria, Toti: “Non voglio fare polemiche”

«Pur rimanendo perplesso sulla differenza di trattamento rispetto alla scorsa settimana, a fronte di numeri più o meno simili, ritengo sia doveroso non entrare in polemica con il governo e prendere atto di questa decisione». Così Giovanni Toti, governatore della Liguria, commentando la notizia su Facebook. «Indubbiamente – aggiunge Toti – i nostri ospedali sono sotto forte pressione, il mondo medico chiede interventi e in queste situazioni riteniamo che il criterio di prudenza debba sempre prevalere. A fra poco per il punto stampa con i dettagli e tutte le considerazioni del caso».

Tesei: “Le imprese dell’Umbria aspettano un sostegno economico”

La governatrice dell’Umbria, Donatella Tesei ha commentato a caldo a Sky Tg24 la decisione del ministero della Salute. «Ne prendiamo atto e mi attendo adeguamento misure economiche». Per la governatice umbra, «questa decisione scaturisce da alcuni dati che sono stati oggetto di monitoraggio. Già quando ci avevano posizionato in area gialla avevo affermato che non si trattava di giudizi di pagella.  Tutto questo – conclude la Tesei – comporterà ulteriori restrizioni che influiranno nell’economia e noi ci siamo fatti portavoce in tal senso. Il governo dovrà garantire adeguati sostegni per fronteggiare questa crisi».

Il presidente dei medici italiani, Filippo Anelli, ieri aveva chiesto misure più drastiche, sino al lockdown totale, preoccupato dal riempirsi delle terapie intensive.

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