Addio al maresciallo Rocca: è morto Gigi Proietti, il grande mattatore dello spettacolo italiano

2 Nov 2020 8:22 - di Franco Bianchini
Gigi Proietti

Il mondo dello spettacolo e della cultura in lutto. Gigi Proietti non ce l’ha fatta. Dopo il peggioramento delle sue condizioni, è morto in una clinica romana alle 5.30. Era ricoverato da giorni per problemi cardiaci. Avrebbe compiuto oggi 80 anni. Nella tarda serata di ieri era stato sedato. Fino a tardi sono rimasti accanto all’attore la moglie e le due figlie, che intorno alla mezzanotte avevano lasciato la clinica.

Gigi Proietti, uno dei più grandi

Mattatore, trasformista, affabulatore. Tutto questo e molto di più era Gigi Proietti. Nella sua sterminata carriera è stato attore di teatro, cinema e tv, cantante, doppiatore, conduttore. Infine, direttore artistico con l’ultima esperienza alla guida del Globe Theatre Silvano Toti di Roma. Era considerato l’erede di Ettore Petrolini.

Dal liceo classico al debutto al cinema

Nacque a Roma il 2 novembre del 1940. Dopo la maturità classica si iscrisse alla Facolà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” per interrompere gli studi a soli 6 esami dalla laurea. Gigi Proietti aveva già esordito, a soli 14 anni, come comparsa nel film di Vittorio Duse del ’55 Il nostro campione. Nel ’66 debuttò sul grande e sul piccolo schermo nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri. Per ironia della sorte trent’anni dopo interpreterà lo stesso personaggio con straordinario successo nella serie tv  Il maresciallo Rocca.

Il successo, il matrimonio, le due figlie

Il primo ruolo da protagonista al cinema glielo diede Tinto Brass nel ’68, nel suo film L’urlo. Il primo vero successo per arrivò però nel 1970. Gigi Proietti venne improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, che aveva avuto un incidente, nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini Alleluja brava gente. Nel 1967 sposò un’ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, dalla quale ebbe due figlie: Susanna e Carlotta, anche loro attrici.

Il boom negli anni ’70 fondamentali

Gli anni ’70 furono fondamentali per la sua carriera. Iniziò i suoi famosi One man show. Gigi Proietti intuì che doveva affrontare il palcoscenico da solista per non restare ingabbiato nei ruoli da comprimario. Nel contempo recitò da protagonista in pellicole come Gli ordini sono ordini e Meo Patacca. Il ruolo che però lo rese davvero “pop” fu quello di Bruno Fioretti detto Mandrake in Febbre da cavallo di Steno, pellicola diventata ormai un vero cult.

Gigi Proietti a “Gran Varietà”

Cinema, teatro ma anche radio dove Proietti ottenne un grande successo partecipando per due stagioni (1973-74 e 1975-76) alla trasmissione Gran Varietà. Interpretava prima Avogadro il ladro e poi un irresistibile tombeur de femme a parole. Nel 1978 diede vita al suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per giovani attori dopo avere assunto la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma.

“Il maresciallo Rocca”

In tv fu anche conduttore televisivo in Fantastico 4 del 1983 diretto da Enzo Trapani. Fu anche regista televisivo nel 1990 della celebre sitcom Villa Arzilla, dove appariva anche in brevi cameo nei panni del giardiniere. Dopo vari telefilm il successo arrivò nel 1996 con la serie Il maresciallo Rocca. Nel 2002 torna al cinema nel ruolo di Mandrake in un sequel di Febbre da cavallo diretto dal figlio di Steno, Carlo Vanzina.

Le ultime apparizioni di Gigi Proietti

Tra le ultime apparizioni televisive e cinematografiche ci sono quelle del 19 gennaio 2019 quando conduce in diretta su Rai1 l’evento inaugurale di Matera capitale europea della cultura 2019. A dicembre al cinema con Pinocchio, il film di Matteo Garrone in cui ha interpretato Mangiafuoco.

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