Amazon, Rampelli: “Giù le mani dalle scuole. Conte intervenga contro l’ultimo sciacallaggio”

Incredibile ma vero. Ora Amazon allunga le mani sulle scuole italiane. Il colosso multinazionale invita presidi e prof a promuovere gli acquisti online in cambio di una percentuale sui prodotti. La denuncia è di Fabio Rampelli che chiede al governo Conte di intervenire subito.

Amazon, Rampelli: giù le mani dalle scuole

“Prosegue la campagna di cannibalismo commerciale del gigante del commercio elettronico. Questa volta Amazon entra nelle scuole cercando di far leva sulla promozione di azienda etica”, scrive in una nota il vicepresidente della Camera. “Una pratica molto diffusa negli Stati Uniti. Che viene utilizzata come tentativo di costruirsi un’utilità sociale. Dopo aver disgregato la società nella quale si opera”.

“Il governo intervenga subito contro la multinazionale”

La nuova campagna scolastica di Bezos (ad di Amazon), infatti, invita il personale scolastico a promuovere gli acquisti on-line proprio attraverso Amazon. “E in cambio – scrive Rampelli –  il colosso multinazionale donerà alla scuola il2,5% dell’importo speso. Il tutto, peraltro, sotto forma di “credito virtuale”. Veramente mostruoso. Siamo in una fase di dematerializzazione delle relazioni sociali. Nella quale i contraccolpi economici sono mortali per gran parte delle nostre attività produttive. E Amazon prosegue indisturbato. Chiediamo al governo di intervenire. E di promuovere iniziative che privilegino l’economia reale e difenda la scuola dalle finte campagne di utilità sociale”.

Rampelli invita a sostenere la campagna di Confesercenti perché si inserisca nella didattica l’educazione all’acquisto. Contro l’impoverimento del territorio che si determina togliendo segmenti di mercato al commercio locale. La Confesercenti della provincia di Brindisi  chiede a tutti i dirigenti scolastici di non aderire alla iniziativa di Amazon. “Dove andranno a lavorare gli studenti che si diplomeranno in queste scuole? Ad Amazon?”