Casaleggio dà forfait agli Stati generali: «Non partecipo, hanno già deciso tutto». Crimi: «Falso»

14 Nov 2020 11:21 - di Eugenio Battisti

Non parla di buffonata, ma il senso è quello. Davide Casaleggio dà forfait agli Stati Generali dei 5Stelle. Con un durissimo  post su Facebook spiega le ragioni del suo no.  “Alcuni giornali si interrogano sulla mia eventuale presenza agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle”, dice Casaleggio junior. “Ho ricevuto ieri l’invito a partecipare nella discussione di domenica. Ho deciso di declinare perché ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate”.

Casaleggio all’attacco: Non partecipo agli Stati Generali

Insomma per il  presidente dell’Associazione Rousseau il grande evento grillino della rinascita dopo il flop elettorale è un bluff. “Le persone che dibatteranno dei nostri valori dovrebbero in primis aver rispettato le regole che abbiamo oggi. Non vorrei che si arrivasse al paradosso che a scrivere le regole siano anche coloro che per primi non le rispettano. Probabilmente tutto ciò potrebbe ledere l’integrità e la trasparenza che merita questo percorso”.

“Le decisioni sono già state prese… “

L’accusa è chiara: dirigismo, falsa partecipazione dal basso,  opacità nelle scelte. “Leggendo il documento di guida della discussione del primo giorno – incalza –  registro che molte decisioni sono già state date per acquisite e si chiedono solo i dettagli. Su altre, come la questione sul vincolo dei due mandati l’indicazione dai territori è stata chiara, ossia che rimanga intoccabile. Ma al primo punto del documento guida si indica esplicitamente di dibattere su eventuali deroghe da adottare”.

“Chi non rispetta le regole, non può riscriverle”

E ancora: “Penso sia doveroso pubblicare i voti sia dei delegati del sabato sia dei relatori della domenica prima dell’evento. Come anche i verbali delle riunioni provinciali e regionali, nella versione originale. Che riportino i risultati degli incontri ufficiali nei quali tutti hanno potuto partecipare e che oggi non sono pubblici”.  Parole dure che mettono al tappeto l’immagine del movimento.

Il veleno di Crimi: “Legga il regolamento. E’ tutto scritto”

Immediata la replica velenosa di Vito Crimi. “Quando pubblicheremo i dati? E’ scritto nelle regole d’ingaggio”, replica il reggente grillino. Che rimanda al regolamento postato sul Blog delle Stelle prima del voto. “I risultati  saranno resi noti dopo l’elezione dell’organo di direzione del movimento. Questo era noto prima della votazione”. Crimi non ci sta.  E spiega: “Quando abbiamo eletto i candidati al consiglio regionale della Campania, abbiamo tenuto il numero di preferenze ricevuto dai singoli candidati riservato per due mesi. Fino a quando non è stata svolta la votazione per il candidato presidente”. Sull’assenza di Casaleggio fa spallucce. “La legittimazione viene dalla grande partecipazione”.

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