Covid, l’allarme dei pediatri: «Gravi ritardi nelle diagnosi dei tumori e del diabete dei bambini»

26 Nov 2020 15:56 - di Redazione
bambini

Gravi ritardi nelle diagnosi o addirittura una forte riduzione delle stesse con pesanti ripercussioni sulla salute di bambini e adolescenti. E i numeri sono da brivido: meno 25/30 per cento di diagnosi di tumore. Meno 40 per cento di diagnosi di diabete in forma acuta grave con scompenso metabolico, che richiede l’accesso in emergenza al pronto soccorso. Cifre che raccontano quanto la pandemia stia stravolgendo la salute dei bambini affetti da malattie croniche. Contraccolpi negativi che sono legati in parte alla paura di alcune famiglie di portare i bambini in ospedale per via del rischio di contagio. A fornire i numeri delle conseguenze della pandemia sulla salute di bambini e adolescenti italiani, in particolare quelli con malattie croniche o rare o molto gravi, è Giovanni Corsello, già presidente della Società italiana di pediatria (Sip), nel corso della conferenza stampa di presentazione del congresso digitale che si aprirà domani.

La Sip: «Genitori trattenuti dalla paura del contagio in ospedale»

«Parliamo – sottolinea – di circa un milione di bambini e adolescenti, malati cronici o gravi. Un numero pari al 15 per cento della popolazione complessiva dei minori del nostro Paese». La riduzione degli accessi in pronto soccorso, prosegue, «ha aggravato malattie respiratorie come l’asma, malattie rare e metaboliche». Molte terapie sono state rallentate se non addirittura interrotte. «Per un bambino, la cui sopravvivenza dipende dalle terapie somministrate in ospedale – ricorda il pediatra -, interromperle o rallentarle significa andare incontro a conseguenze molto serie».

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