Covid, lite tra Crisanti e Locatelli sul vaccino: “Io non lo farei”. “Io sì, sarà sicurissimo”
“Se ci fosse un vaccino disponibile oggi, Franco Locatelli lo farebbe senza la minima esitazione”. Il professor Andrea Crisanti dichiara che a gennaio non si sottoporrebbe alla vaccinazione covid in assenza di dati e scatta la lite a distanza con i colleghi. Ed ecco che il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e componente del Cts, con toni moderati ma perentori, tuona senza nominare espressamente il direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera/Università di Padova. E fa sapere che questa sfiducia, a fronte di un impegno scientifico indubbio, non può essere lasciata passare senza una replica decisa.
Locatelli accusa Crisanti per la sua sfiducia nel vaccino
“Ho l’opportunità per chiarire un aspetto assolutamente rilevante. Sugli organi di informazione si sono lette dichiarazioni attribuite a colleghi che non esito a definire sconcertanti”, dice Locatelli. “Lo dico in maniera molto chiara scandendo le parole, i profili di sicurezza dei vaccini che verranno resi commercialmente disponibili seguiranno, stanno seguendo e hanno seguito tutta una serie di step ineludibili, garantite dalle agenzie regolatorie più importanti”, afferma il presidente del CSS, che attacca Crisanti, più volte critico con il governo e con lo stesso governatore del Veneto Luca Zaia, con cui inizialmente aveva ben collaborato.
“Il Natale quest’anno sarà diverso dagli altri”
Locatelli è tornato anche sul tema delle festività. “Il Natale per tutti noi è una festa dove abbiamo il piacere di socializzare, ma quest’anno non possiamo pensare che ci siano eccezioni altrimenti si vanificherebbero i sacrifici fatti. Va detto a chiarissime lettere che sarà un Natale responsabile e differente dagli altri”. Il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), durante la conferenza stampa in corso al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia Covid-19, rispondendo alla domanda dei giornalisti, è stato lapidario.
“Abbiamo parlato tutti di decelerazione della curva di trasmissibilità, ma non è finita e non ci possiamo abbandonare a comportamenti irresponsabili – ha rimarcato – Inoltre finché non avremo un numero di vaccinati sufficientemente elevato nel Paese e nel mondo non abbiamo alternativa al distanziamento sociale, ai dispositivi di protezione individuale ed evitare assembramenti”.