Il Covid viaggia anche coi cibi surgelati: il virus trovato su alimenti congelati importati a Whuan

30 Nov 2020 17:08 - di Martino Della Costa
Il Covid viaggia coi cibi surgelati

Covid, dalla Cina l’ennesimo allarme sulla trasmissione del virus. Un sos che raddoppia la portata della preoccupazione, se consideriamo che arriva da Whuan: la megalopoli cinese da cui tutto è partito. Dunque, stando alle ultime notizie provenienti dal gigante asiatico, il Covid viaggia anche con i cibi surgelati. Almeno secondo Pechino, che ha intensificato gli sforzi per bloccare il virus importato a sua detta attraverso gli alimenti congelati provenienti dagli altri Paesi. In particolare, dopo che nell’estate scorsa a finire nel mirino della Cina era stato il salmone norvegese, nei giorni scorsi le autorità di Wuhan hanno adombrato il sospetto su alcune partite di cibo congelato arrivato da Brasile e Vietnam. 

Il Covid viaggia anche coi cibi surgelati

In particolare, gli addetti ai lavori in forza alle autorità cinesi, hanno reso noto che tre campioni di imballaggi di alimenti congelati importati sono risultati positivi al nuovo coronavirus. Secondo la Commissione sanitaria municipale, due campioni prelevati in un magazzino refrigerato di carne bovina congelata proveniente dal Brasile. E il terzo, in un altro magazzino, da pesce congelato proveniente dal Vietnam. Le autorità locali hanno subito sigillato i prodotti. E poi messo in quarantena e condotto test molecolari sul personale che aveva un contatto diretto con il cibo. Finora, tutti i risultati sono stati negativi. Le spedizioni di alimenti surgelati da cui erano stati prelevati i campioni contaminati, non erano state comunque immesse sul mercato.

Le linee guida per il personale che lavora nel settore

La Cina ha così deciso di intensificare gli sforzi per bloccare la diffusione di Covid-19 attraverso gli alimenti importati. A metà novembre il ministero dei Trasporti ha rilasciato una serie di linee guida per prevenire la trasmissione di Covid-19 tramite gli alimenti surgelati importati per mezzo di trasporto su strada e acquatico. Sottolineando la formazione e la protezione del personale, nonché la disinfezione dei veicoli: tutti accorgimenti indispensabili, spiegati dal portavoce del ministero, Sun Wenjian, in una conferenza stampa. Durante la quale, sempre Sun, ha anticipato che chi lavora nella logistica della catena del freddo, ed è esposto a rischi di infezione, sarà formato professionalmente per utilizzare tute protettive. Mentre i lavoratori portuali verranno istruiti a indossare mascherine ed evitare il contatto con prodotti congelati, che potrebbero essere contaminati dal virus.

Cina, le province che hanno segnalato confezioni di surgelati positivi al virus

Non solo. Prima e dopo ogni trasporto verrà eseguita una sterilizzazione completa di veicoli e contenitori. Con particolare attenzione ai punti che presentano un rischio maggiore di contaminazione. Inclusi i volanti e le manopole delle porte. La linea guida richiede inoltre che le persone, i carichi ei veicoli coinvolti nella logistica della catena del freddo, siano adeguatamente tracciati. Sollecitando al contempo una risposta rapida a qualsiasi risultato positivo dei test sugli alimenti o sugli imballaggi importati. E tutto al fine di bloccare le catene di trasmissione. Da metà novembre, infatti, nelle province di Shandong, Shanxi e Shaanxi sono stati segnalati campioni di confezionamento di alimenti importati risultati positivi al virus.

 

 

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