Maradona, i risultati dell’autopsia. Le ultime ore del Pibe de Oro, dal malore ai soccorsi

26 Nov 2020 8:49 - di Paolo Sturaro
Maradona

Diego Armando Maradona è morto per una «insufficienza cardiaca acuta». Insufficienza evidenziata in un «paziente con una miocardiopatia dilatativa». È l’esito dell’autopsia preliminare a cui i medici hanno sottoposto il corpo del Pibe de oro.  L’esame autoptico, eseguito nell’ospedale di San Fernando, ha appurato che l’insufficienza cardiaca ha provocato «un edema polmonare acuto». Alla procedura hanno partecipato 6 medici, compreso il perito nominato dalla famiglia. Per completare l’iter bisognerà attendere l’esito degli esami tossicologici.

Maradona, i medici senza telefoni cellulari

In precedenza aveva parlato il procuratore generale di San Isidro, John Broyard. Che aveva reso noti che gli esami preliminari: «Nessun segno di attività criminale e di violenza». I familiari di Maradona hanno chiesto che i medici addetti all’autopsia entrassero in ospedale senza i propri telefoni cellulari. In questo modo hanno cercato di evitare che venissero scattate foto in maniera inopportuna.

Le ultime ore del Pibe de Oro

Diego Armando Maradona è stato trovato morto alle 11.30 di mattina nella sua casa del Barrio San Andres, tra Tigre e Escobar. I media argentini hanno risostruito le ultime ore del Pibe, morto nel sonno. L’ultima persona a vedere il Pibe vivo è stato il nipote, alle 23 di martedì 24 novembre. Nella serata di due giorni fa, in casa c’erano l’assistente del Pibe, un addetto alla sicurezza, un’infermiera e una cuoca.

Il nipote ha cercato di svegliarlo

Alle 11.30 di ieri mattina hanno messo piede nell’abitazione anche lo psicologo e la psichiatra di Maradona. Hanno raggiunto la camera dell’ex calciatore, senza ricevere risposta. Il nipote e l’assistente, Maximiliano Pomargo e Johnny Esposito, hanno cercato di svegliarlo. Ma non c’erano segni vitali. Allora hanno chiesto l’intervento dell’infermiera e della psichiatra che hanno eseguito manovre di rianimazione cardiopolmonare. Nel giro di pochi minuti sono arrivate diverse ambulanze e anche un medico della zona.

Avvertite subito le tre figlie di Maradona

Immediate le telefonate a Dalma, Gianinna e Jana, le 3 figlie di Maradona che vivono in Argentina. La situazione è rapidamente precipitata. Attorno a mezzogiorno, nel quartiere, i residenti hanno visto 6 ambulanze. I soccorritori hanno proseguito le manovre di rianimazione e hanno somministrato a Maradona dosi di atropina e adrenalina, senza però effetto.

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