Massimo Boldi: «I “grandi” esperti del governo ci prendono per il c… e si nascondono»
”Io sono d’accordo con tutto quello che dice Fontana perché è una persona onesta, buona e perbene come anche il nostro sindaco Sala. Entrambi sono ottimi elementi. Perciò mi fido di tutto quello che fanno e dicono. Attilio non farebbe mai male alla sua città, ci tiene alla Lombardia”. Così Massimo Boldi si esprime alla sua maniera, di getto e con sincerità, in un’intervista all’Adnkronos. Da lombardo e milanese doc segue passo passo le decisioni in merito alla sua regione, svegliatasi in fascia rossa. Così in merito alla reazione del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana l’attore non ha dubbi sul suo operato e sulla sua legittima presa di posizione. E la sua onestà intellettuale si evince anche dall’elogio del sindaco, che pur su latitudine politica opposta gli ispira affidabilità.
Boldi: “Fontana ci tiene alla Lombardia. Gli esperti…”
Scetticismo assoluto, invece, esprime l’attore milanese sugli esperti del governo che hanno guidato molte scelte.”Se fossimo guidati da gente veramente esperta sarebbe giusto” aggiunge Boldi. “Ma non sono convinto che questo Comitato Tecnico Scientifico sia veramente competente. Chi sono? Perché questo pool di ‘super menti’ non si fa vedere? Sennò a uno può venire anche il sospetto che ci prendano per il c..!”, dice ironico. “Questo è un Governo debole”. Boldi non ha risparmiato strali nei mesi scorsi alla gestione dell’esecutivo della pandemia . Continua a pensarla così, anzi di più: “Ci vogliono i burocrati, serve gente anziana che ha superato i 60 anni. In tempi migliori avevamo Forlani, Andreotti, Spadolini, Berlinguer e Martinazzoli. Non nego che poi anche loro hanno avuto i loro problemi, per carità, ma c’era una bella differenza!”.
Boldi “Paghi Franceschini i costi dei film”
Sulla situazione in Lombardia Boldi si schiera con Fontana e poi ammette: “E’ vero, i dati dei contagi sono alti, ma bisogna distinguere tra chi è positivo asintomatico da chi invece è positivo sintomatico. Il positivo asintomatico è un malato farlocco -dice- Anche mia figlia Marta, l’ultima che ha 30 anni, ha preso il Coronavirus 15 giorni fa ed è rimasta in casa con la governante che ha fatto il tampone anche lei ma stava bene, ha avuto solo un po’ di tosse e sta in isolamento”. Insomma, niente isterismi, è il messaggio che dà per esperienza diretta. Boldi che vive a Basiglio, un piccolo comune dell’hinterland milanese, dice di essere fortunato perché durante il lockdown potrà stare all’aria aperta: “Ho una casa con un giardinetto e almeno posso uscire”. Ma spiega che si dovrà muovere almeno una volta a settimana per andare a Roma dove ha una società e una casa e dove sta ultimando il suo ultimo ‘Cinepanettone’ in uscita il 23 dicembre: “Chiudere i cinema e teatri che caz… significa? -chiede l’attore- è proprio solo per rompere i cog…! Sei seduto distanziato e con la mascherina non capisco proprio che problemi davano”. Fa propria la rabbia dei tanti operatori dello spettacolo e della cultura lasciati nel limbo della disperazione.
“Che ne sarà dei film di Verdone, Muccino e…”
”Teniamo aperti i parrucchieri e chiudiamo i cinema? Io e Christian De Sica abbiamo fatto il tradizionale film di Natale e stiamo lavorano in questi giorni per ultimarlo. Uscirà? Che succederà? Oltre al mio deve uscire il film di Verdone, della Cortellesi, di Muccino, e di altri grandi nomi che portano denaro, gioia, felicità e amore. Franceschini avrà le sue ragioni per aver chiuso i cinema ma almeno le dica. Se Franceschini terrà chiusi i cinema anche a dicembre sarà lui che pagherà lui i costi di tutti film!”.