Ora attaccano Giulio Tarro anche con le bufale: ecco tutto quello che il virologo non ha mai detto
Non sono parole del virologo Giulio Tarro quelle su clorochina, lockdown e Covid. «Sta circolando una catena social associata al virologo Giulio Tarro, secondo cui ci sarebbe un disegno ben preciso in atto da parte del governo». Ma si tratta di una bufala. A lanciare l’allarme è il sito bufale.net. Nella catena social, si legge, si parla di «questioni delicate come il vaccino contro il Covid, fino ad arrivare al lockdown e al mancato utilizzo della clorochina contro il virus. Una vicenda che sta sollevando un polverone, anche perché tantissimi complottisti ricondividono il testo in questione forti del sostegno virtuale da parte di un personaggio in questi mesi molto discusso».
Ecco cosa dice il post
Scrive ancora il sito: «Il nostro compito, almeno per ora, non è quello di entrare nel merito della clorochina come rimedio per il Covid, nonostante in passato abbiamo già preso in esame dichiarazioni abbastanza chiare sotto questo punto di vista da parte di Burioni. Cosa dice il post che in molti stanno associando alla firma virtuale di Giulio Tarro? Il virologo avrebbe aperto gli occhi a tutti, affermando che la notizia del vaccino ormai in arrivo sarebbe stata diffusa per farci accettare il lockdown. Invece, dal suo punto di vista, non arriverà nessun vaccino prima dell’estate. Con la prospettiva di dover fare i conti con il lockdown fino a maggio».
Tarro e le parole sulla clorochina
E poi ancora. «Il virologo avrebbe imputato alle istituzioni di aver fatto fuori la clorochina, come potenziale rimedio al Covid. Insomma, una serie di teorie complottiste, che culminano col il paragone tra l’attuale governo e i nazisti. Nonostante le teorie di Giulio Tarro siano state spesso e volentieri poco allineate alle disposizioni governative, al momento non esiste prova che quelle della catena in questione sia sue parole. Anche il profilo Facebook del virologo non ci mostra nulla in merito».
«Non sono sue»
«Effettuando una ricerca su Google a proposito del testo in questione, emerge che l’occorrenza più vecchia risalga a quattro giorni fa, convergendo su un blog il cui pezzo non porta la firma di Giulio Tarro. E non a caso nei commenti all’articolo in questione, gli utenti fanno presente che la catena viene erroneamente associata al virologo. Morale della favola? Non esiste traccia o prova che quelle siano sue parole».