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Two people look at the blow-up of a photo, part of an outdoor exhibition, on display in a street in the center of Milan, 30 October 2020. For Federconsumatori it is “essential” that the government accelerates “the launch of plans for economic recovery “and use” the support made available by Europe. In this perspective it is unthinkable and unthinkable not to take advantage of the ESM, especially now that we are witnessing a resurgence of the pandemic “. ANSA / DANIEL DAL ZENNARO
Two people look at the blow-up of a photo, part of an outdoor exhibition, on display in a street in the center of Milan, 30 October 2020. For Federconsumatori it is “essential” that the government accelerates “the launch of plans for economic recovery “and use” the support made available by Europe. In this perspective it is unthinkable and unthinkable not to take advantage of the ESM, especially now that we are witnessing a resurgence of the pandemic “. ANSA / DANIEL DAL ZENNARO

Pregliasco ai bambini: «A Natale scordatevi i nonni: i cenoni solo tra genitori e figli»

Cronaca - di Marta Lima - 14 Novembre 2020 - AGGIORNATO 15 Novembre 2020 alle 10:37

Ottimismo? Non proprio. I virologi tengono una linea rigorosissima, sulle chiusure, forse per evitare le clamorose cantonate prese dal governo e dai suoi esperti negli ultimi mesi sulla possibile seconda ondata. “Le chiusure stanno funzionando e le nuove zone rosse e arancioni proseguono nella direzione giusta. Ora bisogna investire per evitare altri guai a gennaio”. A dirlo in un’intervista a La Stampa Fabrizio Pregliasco, ricercatore di Virologia all’Università Statale e direttore sanitario del Galeazzi di Milano.

Le previsioni del virologo Pregliasco

Secondo Pregliasco la seconda ondata è “alla fine della crescita esponenziale, cioè all’appiattimento della curva. Le misure stanno funzionando e per questo ha senso continuare in Campania, in Toscana e ovunque necessario”. La curva piatta ci porterà “a un Natale tranquillo – continua – Le chiusure non abbatteranno i contagi, ma eviteranno il caos e tra un mese si potrà fare qualche giudiziosa riapertura”.

Natale tranquillo, ma col lockdown e senza nonni

Pregliasco ritiene che a Natale i contagi saranno diminuiti “ma non dovremo ripetere gli errori estivi. Ogni contatto rimarrà a rischio”. Quanto al pranzo di Natale si potrà fare anche se “i nonni sarà meglio lasciarli a casa. Genitori e figli al massimo“. Il virologo osserva che “550 decessi solo ieri suggeriscono anche a chi vive in zone gialle e arancioni di evitare qualsiasi contatto rimandabile”.

Quanto è grande il rischio di una terza ondata? “Esiste e bisogna prepararsi, anche se non è detto che si verifichi. La strategia del governo di chiusure lente e graduali potrebbe portare dei risultati di lungo periodo”. Andavano fatte prima? “Certo, un lockdown immediato sarebbe stato meglio, ma i provvedimenti vanno compresi da tutti altrimenti sono controproducenti. Già così il governo è stato molto criticato. Va ricordato che si tratta di una situazione senza precedenti in cui molti Paesi efficienti sono andati in crisi”.

La possibile terza ondata del Covid

Come prepararsi alla terza ondata? “Non disperdendo i risultati di queste chiusure. A gennaio ci sarà il picco dell’influenza e saremo avvantaggiati se avremo aumentato la capacità di tracciamento, di tamponi e di test veloci come screening in scuole e aziende. Dovremo migliorare i protocolli per le cure a casa e l’organizzazione degli hotel Covid. Infine, una maggiore tranquillità mediatica potrebbe diminuire l’ansia collettiva”.

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di Marta Lima - 14 Novembre 2020