Salvini: «Siamo in guerra, serve il condono e vanno sospese tutte le scadenza fiscali»
Non si può andare avanti senza mettere subito mano a provvedimenti per dare ossigeno agli italiani. Salvini parla di condono e tasse, punti cruciali. «Chiediamo al governo col cuore in mano di sospendere tutte le scadenze fiscali fino a fine anno». Lo dice a Mattino 5 Matteo Salvini. «Come passerò il Natale? Manca più di un mese. Spero che tutto quello che si sta mettendo in campo serva a regalare qualche sorriso e qualche abbraccio. Almeno con genitori, figli, nipoti…». Bisogna «proteggere chi va protetto», dice il leader della Lega. «Ma senza chiudere in casa 60 milioni di italiani. Mi rifiuto di pensare a un Natale a distanza soprattutto per le persone sole».
Salvini e il condono
L’affondo arriva anche durante Porta a Porta. «Se non fai un condono in tempo di guerra, non lo fai più. Edilizio, fiscale, tombale, serve fare emergere quello che è nascosto, fatti salvi gli illeciti penali». Poi aggiunge: «So che qualcuno dice che non moralmente giusto. In tempo di guerra per l’Italia occorre mettere in campo tutto quello che c’è».
Il dialogo con il premier
«Sedermi al tavolo con Conte? Io non chiedo altro», incalza Salvini. «È da giugno che dice ci vediamo a Palazzo Chigi. Se serve ci andiamo a sedere a Palazzo Chigi. Se dice di ragionare sui decreti ristori, sulla legge di bilancio, ci vado».
L’apprezzamento per Bertolaso
Salvini dal condono alla questione Roma. «A me piace molto Bertolaso come figura, in questi mesi ha dimostrato di essere uomo del fare», sottolinea in merito al possibile candidato alla poltrona di sindaco nella Capitale. «Ho avuto modo di confrontarmi con il dottor Bertolaso per l’ospedale in fiera, per l’ospedale nelle Marche, per la collaborazione nella regione Umbria. A Roma – aggiunge – gestì il Giubileo. La città la conosce, non è una cosa do poco. Non ho motivi per sponsorizzare tizio o Caio. Ma se fossi un cittadino romano e mi dicessero preferisci Bertolaso o la Raggi direi “dove devo firmare?”».