Sgarbi e la cena “contro la dittatura”: in venti al ristorante, «fuori è pieno di carabinieri»
«Siamo una ventina di persone dentro a un ristorante in via San Francesco d’Assisi a Fano e stiamo mangiando tranquillamente ma fuori è pieno di carabinieri. Forse hanno fame anche loro». Vittorio Sgarbi ieri sera si trovava a cena a Fano. Sgarbi da sempre contrario alle misure del governo si è schierato a fianco di imprenditori della ristorazione, dello sport e di tutti i settori maggiormente colpiti dall’ultimo Dpcm. Con l’Adnkronos è stato subito chiaro e ha spiegato che il ristorante è “chiuso”.
Sgarbi e ultime misure entrate in vigore
Le Marche nell’ultimo Dpcm di Conte sono state inserite in zona gialla, ovvero quella di non imminente pericolo per la diffusione del virus, dove è però necessario prestare comunque massima attenzione. Nelle Regioni inserite in zona gialla ristoranti e bar hanno l’obbligo di chiusura per il servizio al tavolo dalle 18 alle 5 del mattino successivo. Possono effettuare servizio d’asporto fino alle 22. E consegna a domicilio senza limiti temporali.
Sgarbi: «Fonderemo il partito “virus”»
«Ho trovato un ristoratore che ha messo a disposizione il suo locale perché privato della sua libertà», ha raccontato Sgarbi. E poi ancora. «Sono qui con il mio amico, il produttore Giulio Borgognoni e altri per fondare un nuovo partito politico che chiameremo “virus”». Sul motivo della “tavolata” il critico d’arte ha dato la sua spiegazione. «Vogliamo mandare un messaggio a chi ci ha privato della nostra libertà: che siamo la resistenza contro una dittatura fascista. Dopo andremo a San Marino dove potremo vedere in tempo reale che lì si può mangiare tranquillamente».
Il post su Facebook
Sgarbi è sindaco di Sutri, un borgo in provincia di Viterbo. Nei giorni scorsi con il post sui profili social aveva annunciato l’autoproclamazione della Repubblica del Sutristan. Quella sua è stata sicuramente una provocazione ma non troppo. «Nell’autoproclamata Repubblica del Sutristan, i Dpcm di Conte non hanno alcuna efficacia. Per questo al ristorante “Da Giuseppi” si cena ben oltre la mezzanotte…», aveva scritto Sgarbi a corredo di una foto celebrativa in cui, a tavola con alcuni commensali, brindava con calici di vino rosso.