Terrorismo, “Avevamo avvertito l’Austria sulle intenzioni dell’attentatore di Vienna”
Un dettaglio inquietante emerge a proposito dell’attacco jihadista a Vienna, nel quale sono rimaste uccise 4 persone e ferite 22, alcune delle quali gravi. La polizia slovacca, infatti, ha rivelato di aver avvertito nei mesi scorsi le autorità austriache sul rischio di azioni violente da parte dell’attentatore di Vienna, Kujtin Fejzulai. In particolare, l’allerta era scattata dopo il tentativo dell’uomo di acquistare munizioni al di là del confine.
La polizia slovacca: “Avvertimmo l’Austria del pericolo”
“La polizia slovacca ha avuto informazioni l’estate scorsa che alcuni sospetti provenienti dall’Austria avevano tentato di acquistare munizioni in Slovacchia, senza, però, riuscire nel loro intento”, ha scritto su un social network il direttorato della Polizia slovacca. La nota precisa poi che le autorità slovacche avevano trasmesso l’informazione immediatamente alla Polizia austriaca. Nel comunicato la polizia slovacca precisa anche che le armi utilizzate dall’attentatore di Vienna, una pistola e un fucile d’assalto, non provenivano dalla Slovacchia.
Quando i terroristi facevano shopping oltre confine
Vienna dista meno di un’ora in auto dal confine con la Slovacchia e da Bratislava. Nel corso del tempo i terroristi hanno utilizzato varie volte armi registrate in Slovacchia in attacchi e per commettere altri delitti in Europa. Tuttavia, la Slovacchia ha dato una stretta alle norme nel 2015, per prevenire la vendita illegale di armi da fuoco.
I precedenti dell’attentatore di Vienna
Il ministero dell’Interno austriaco non ha risposto alle richieste di commenti sulla dichiarazione slovacca. Fejzulai era stato condannato a 22 mesi di carcere l’anno scorso, dopo che aveva tentato di unirsi ai combattenti dello Stato Islamico in Siria. È stato rilasciato in libertà vigilata a dicembre e ha partecipato a un programma di deradicalizzazione.