Violenta rissa in Parlamento: volano calci, pugni e pezzi di maiale. Il video diventa virale
Una rissa mai vista. A Taiwan è andata di scena una furibonda rissa in Parlamento. I deputati sono arrivati al punto di lanciarsi interiora di maiale in aula. A dividere i politici un progetto di legge vicino alla sua attuazione che consentirebbe l’importazione di carne di maiale e manzo dagli Stati Uniti. Il premier taiwanese Su Tseng-chang avrebbe dovuto fornire ai legislatori un rapporto politico programmato sul caso, ma i deputati del partito di opposizione del Partito nazionalista (il Kuomingtang) hanno immediatamente bloccato il suo tentativo di parlare scaricando sacchi di interiora di maiale. I parlamentari del Partito Democratico Progressista (DPP) hanno tentato invano di fermarli, dando vita alla rissa nel video.
Rissa in Parlamento a Taiwan, il precedente
Non è la prima volta che si scateni una violenta rissa in Parlamento. Come riporta il Post, nel 2017 ci furono scontri molto violenti dentro al Parlamento di Taiwan. All’inizio, deputati di maggioranza e opposizione si erano lanciati gavettoni e bottiglie d’acqua, per poi passare alle sedie e agli altri mobili presenti nell’aula. Ci furono anche scontri corpo a corpo, con deputati che si placcavano e colpivano a vicenda. in quell’occasione il motivo dello scontro fu la discussione di un vasto piano di investimenti pubblici proposto dal partito di maggioranza, il Partito Democratico Progressista (DPP). Secondo l’opposizione, formata dal Kuomintang (KMT), il partito nazionalista, il piano era studiato per favorire quelle aree del paese dove il partito di governo era più forte, in modo da avvantaggiarsi in vista delle elezioni amministrative del 2018.
Gli scontri sono organizzati
Come ha scritto Bbc: «Schermaglie e risse ricorrono diverse volte l’anno e spesso ogni pochi giorni o settimane». In genere, gli scontri sono organizzati scrupolosamente: i deputati indossano casacche, bandane o altri indumenti con slogan e messaggi politici, oppure utilizzano cartelloni per sottolineare il loro punto politico anche mentre lanciano oggetti ai loro avversari.