Accordo trovato sulla Brexit, da gennaio anche gli italiani saranno extracomunitari. Ecco cosa cambia
L’accordo sulla Brexit è stato raggiunto. “L’accordo è fatto” ha scritto in un tweet il premier britannico, Boris Johnson, che ha postato una foto con entrambi i pollici rivolti verso l’alto. “Tutto quello che era stato promesso ai britannici con il referendum del 2016 e con le elezioni dello scorso anno è stato raggiunto con questo accordo”, ha commentato Downing Street. “Abbiamo ripreso il controllo del nostro denaro, frontiere, leggi, commercio e delle nostre acque di pesca”. “L’accordo è una notizia fantastica per famiglie e imprese ovunque in Gb”, si sottolinea. “Abbiamo firmato il primo accordo commerciale senza dazi e senza quote, un risultato mai raggiunto nell’Ue. E’ l’accordo più vasto mai firmato da ognuna delle due parti, include scambi per 668 miliardi di sterline (dato del 2019)”, ha precisato Downing Street, sottolineando che “dal prossimo primo gennaio avremo piena indipendenza politica ed economica”.
Il premier Jhonson canta vittoria
L’accordo “protegge l’integrità del nostro mercato interno e il posto che spetta all’interno di questo mercato all’Irlanda del Nord”. “Abbiamo fatto la Brexit e possiamo godere dei vantaggi delle fantastiche opportunità disponibili per noi come Paese indipendente, in grado di definire accordi commerciali con altri partner nel mondo”.
La Ue esulta per l’intesa in extremis
“L’annuncio di un accordo tra i negoziatori sulla relazione futura tra Ue e Regno Unito è un grande passo avanti – ha commentato via social il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel – Ora il Consiglio e il Parlamento lo analizzeranno, prima di dare il via libera. L’unità dell’Ue a 27 è stata e rimarrà fondamentale”. “Abbiamo detto chiaramente che se il Regno Unito vuole accesso al mercato unico senza quote né dazi, allora sono liberi di decidere. Se seguono le regole, bene, c’è il level playing field. Se non vogliono seguire le regole, allora ci saranno quote e dazi: c’è un prezzo da pagare” ha sottolineato la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen confermando che, come aveva anticipato il copresidente dei Verdi Philippe Lamberts, l’accordo sulla relazione futura include un meccan
Cosa cambia per gli italiani con la Brexit
Dal 1° gennaio scatta il nuovo sistema di immigrazione in Gran Bretagna. Chi arriva per lavoro dovrà avere un visto, ottenibile solo se ha già un’offerta in tasca e un salario previsto di almeno 25.600 sterline, Agevolazioni previste anche per chi ha un dottorato di ricerca (specialmente in materie scientifiche), mentre sarà molto più difficile fare i camerieri o i commessi a Londra. I turisti non avranno bisogno di visto, ma sarà necessario il passaporto e non si potrà restare per più di tre mesi. L’accordo non copre però il settore finanziario.