Bassetti: “Altro che variante Covid. Il pericolo arriva dal freddo: mischierà i virus e complicherà la III ondata”

22 Dic 2020 16:30 - di Bianca Conte
Bassetti su variante Covid

Variante Covid, Matteo Bassetti: «Troppo rumore per nulla». Semmai, lancia l’allarme l’infettivologo dio Genova, c’è da temere il freddo in arrivo, che complicherà la terza ondata, mischiando virus diversi». Lo sottolinea all’Adnkronos Salute, e a chiare lettere, l’infettivologo direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, commentando la pericolosità della variante di Sars-CoV-2 scoperta nel Regno Unito. Il quale, senza troppi giri di parole avverte: sulla variante inglese del nuovo coronavirus «c’è stato troppo rumore per un qualcosa peraltro senza fondamento scientifico. L’annuncio è del ministero inglese – prosegue l’esperto – ma senza una pubblicazione scientifica su una rivista peer-review».

Variante Covid, Bassetti: «Troppo allarme e nessun fondamento scientifico»

Non solo. Dopo aver sottolineato la mancanza di un vero e proprio fondamento scientifico dell’allarme scatenato dalla variante Covid 2, Bassetti aggiunge: «In un laboratorio di genomica inglese è stato trovato che il coronavirus pare aver avuto una mutazione che però non inficia sulla mortalità e sull’aggressività del virus, ma aumenta la contagiosità del 70%. Non è un dato però approvato scientificamente – prosegue il direttore della Clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova –. I virus normalmente mutano, ci sono state già altre segnalazioni sul coronavirus e il virus dell’influenza, ad esempio, ha mutazioni velocissime. Mentre questo un po’ meno. Quindi era già successo. E ci sono pubblicazioni su Nature. È dunque probabile che questa mutazione sarà trovata anche in Italia. Ma non dobbiamo temere nulla».

«Nessuna influenza negativa sul vaccino: funzionerà»

Inoltre, sgomberando il campo da incertezze, dubbi e recriminazioni, Bassetti ridimensiona i possibili danni della variante Covid, spiegando la sua influenza su vaccino e prevenzione. Il vaccino anti-Covid, spiega allora l’infettivologo rassicurando sulla situazione, «funzionerà anche contro la variante inglese. La mutazione, anche se presente, riguarda una piccola parte del codone virale. Quindi – specifica ancora Bassetti all’Adnkronos Salute – una piccola parte del genoma, una piccola parte della proteina Spike. Mentre il vaccino è indirizzato verso una grande proteina Spike. Per cui, anche se cambia una minima parte, non cambia la struttura portante. Il vaccino funziona e funzionerà. E anche se ci saranno mutazioni in futuro, si possono modificare i vaccini».

Semmai c’è da temere il freddo in arrivo che complicherà la terza ondata mischiando i virus

Semmai, aggiunge in conclusione della sua disamina Bassetti, c’è da temere il freddo in arrivo. Il calo delle temperature in arrivo – avverte quindi lo scienziato – non aiuterà nella lotta al coronavirus perché a gennaio-febbraio, quando avremo probabilmente una terza ondata di casi Covid, si mischieranno tanti virus diversi: influenza, para-influenzali e coronavirus. Sarà una situazione complicata e bisognerà fare molta attenzione. Mi auguro che per allora – conclude l’infettivologo – il più possibile delle persone si siano vaccinate per l’influenza e per lo pneumococco. Questo dovrebbe aiutare molto i più fragili. Poi usare sempre la mascherina e lavarsi le mani»: armi sempre valide e unanimemente riconosciute.

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