Capodanno, Lamorgese: «Controlleremo anche i social». A Roma balconi e giardini “zone rosse”

31 Dic 2020 11:08 - di Ginevra Sorrentino
lamorgese sui controlli di Capodanno

La Lamorgese evoca il “Grande fratello”. Ma non quello televisivo: qui c’è poco da ridere e da spettacolizzare. Come se coprifuoco e restrizioni non bastassero. Se il Natale delle famiglie passato in lockdown e in semi-solitudine fosse già un ricordo lontano, la ministra dell’Interno annuncia in un’intervista a Radio Capital, e a poche ore dalla celebrazione in sordina di questo Capodanno, che: guai a chi sgarra. Su balconi. Terrazzi, fin nel cuore della abitazioni private. Persino sulle barche. Non solo: anche i social saranno passati al setaccio. Tanto che la Ministra aggiunge: «I controlli verranno fatti non soltanto sulle strade, dove già abbiamo operato in questi giorni di Zona Rossa, ma anche online».

Capodanno, la Lamorgese evoca il “Grande fratello”: vi controlliamo

Non c’è scampo per nessuno. Nessuna via di fuga. Anche perché, spiega la titolare del Viminale e l‘AdnKronos registra: «questa volta per le feste sappiamo che tramite richiami sui social, qualcuno sta cercando di individuare delle strutture dove riunirsi. Noi faremo gli interventi necessari affinché si eviti di ripetere ciò che è successo questa estate. Quando con le discoteche aperte e la partecipazione dei giovani si è determinato un diffondersi ulteriore del virus. Bisogna assolutamente evitarlo». Ai microfoni della radio, la ministra parla dei controlli messi in campo per l’ultimo dell’anno 2020. E evoca lo spettro dell’occhio indiscreto pronto a sanzionare chi dovesse trasgredire regole, numeri e orari.

Capodanno tra monitoraggio e sanzioni: 70.000 uomini in campo

Poi, non contenta. Come se quello che tutti gli italiani stanno vivendo non fosse già abbastanza drammatico. Un interminabile momento, penalizzato anche delle restrizioni governative conseguenti… Come se la vita degli italiani non fosse già sufficientemente militarizzata da divieti. Sanzioni. Orari e coprifuoco, la Lamorgese aggiunge al danno, la beffa: «Bisogna però dire che le sanzioni finora sono state poche – continua il Ministro -. C’è un grande senso di responsabilità, e d’altra parte in un momento in cui è iniziata la fase delle vaccinazioni»… Visto che «stiamo vedendo la luce dopo un lungo periodo buio, il senso di responsabilità sono convinta che continuerà a prevalere. Anche in questa fine anno così “diversa” dagli altri. Facciamo controlli per evitare che ci siano dei danni ulteriori – sottolinea quindi la numero uno del Viminale –. Ora che la curva si sta abbassando, ci sembra sciocco, non responsabile, andare a fare feste non consentite. Alla fine si tratta di un giorno che si può vivere in famiglia». A ranghi ridotti, verrebbe da aggiungere, ma in famiglia… Poi, la Ministra passa a elencare i provvedimenti e gli schieramenti messi in campo: ben «70 mila uomini – specifica la Lamorgese – a cui dobbiamo aggiungere il personale della Polizia municipale, su tutto il territorio nazionale».

E sul caso degli insulti alla prima infermiera vaccinata…

Infine, sempre restando in tema di “ricerca” dei responsabili, il Ministro degli Interni interviene anche sul caso degli insulti social all’infermiera Claudia Alivernini, la prima ad essere stata vaccinata in Italia. «La Polizia postale sta monitorando per individuare gli autori degli insulti sui social. Sono insulti davvero inaccettabili – ribadisce la Lamorgese – perché l’infermiera Alivernini nel vaccinarsi ha dato un segnale: per star bene io devono star bene anche gli altri. Il personale sanitario è vicino ai malati, chi lo insulta sono persone che non hanno un minimo di responsabilità. E che dovranno immediatamente, una volta individuate, essere perseguite nel modo più serio».

 

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