Coronavirus, Babbo Natale “arruolato” contro i No-Vax: «Ho 1750 anni, ascoltate me, non loro»
Dopo Gandalf, lo stregone dalla lunga barba bianca protagonista del fantasy Il Signore degli Anelli, Babbo Natale. Il vecchietto più amato dei bimbi sarebbe il testimonial perfetto per il vaccino anti Covid. Età «1.750 anni, anno più, anno meno». Ma si sottoporrebbe all’iniezione scudo? «Me lo stanno chiedendo in tanti. Non avrei nessuna difficoltà a fare il vaccino. Dalle parti mie non ci sarebbe neanche il problema della conservazione. Alcuni vaccini, infatti, hanno bisogno di temperature polari». Suonerebbero più o meno così le risposte dell’originale Santa Claus, arruolato per un’intervista immaginaria dal portale anti fake news “Dottore, ma è vero che…?” della Federazione degli Ordini medici (Fnomceo). Il tutto, per spiegare ai più piccoli l’importanza dell’iniezione scudo contro Covid-19, ma anche per lanciare un chiaro messaggio contro i no-vax.
Babbo Natale e la protezione dalle malattie
«Come sa bene il mio amico Anthony Fauci, tra le tante qualità di Babbo Natale c’è anche quella di essere protetto dalle malattie. Insomma, mi ammalo raramente. L’ultima volta che ho preso un raffreddore è stato proprio cent’anni fa», puntualizza il vecchietto panciuto. È nato «non so bene dove. Qualcuno dice in un piccolo villaggio in Turchia nel 270 dopo Cristo», Babbo Natale dice di aver smesso di contarli i suoi anni. Con i suoi aiutanti, gli elfi, da sempre è al lavoro per i regali dei bambini di tutto il mondo.
Anche gli elfi rispettano il distanziamento
Vista l’importanza della missione, nella famosa fabbrica sono molto rigorosi sulle normative anti-Covid. «Un medico statunitense molto esperto proprio di vaccini – si chiama Peter Hotez – non sapeva che io fossi al sicuro. Ed era preoccupato sia per me, sia per i miei aiutanti, “Ho sentito dire che la ventilazione nella bottega di Babbo Natale non è delle migliori. Aprire le finestre negli inverni del Polo Nord non è mica uno scherzo. La buona notizia è che gli elfi stanno attenti a stare distanziati l’uno con l’altro. E le renne ora guidano il tracciamento dei contatti”», racconta Babbo Natale.