Di Battista “spara” contro Renzi: «Non gliene frega nulla di nulla, è solo un super-tele-gonfiato»

18 Dic 2020 8:01 - di Paolo Sturaro
Di Battista Renzi

Un attacco in piena regola. Con un lungo post su Facebook, Alessandro di Battista si è scagliato contro Matteo Renzi. «A Renzi – ha scritto l’ex deputato M5S – non è mai interessata la politica. Per lo meno quella nobile. Certamente gli interessano le nomine e il potere. Non gli frega nulla dei soldi del Mes (se avesse tenuto alla sanità pubblica non avrebbe tagliato miliardi su miliardi). Non gli frega nulla delle task force. Non gli frega nulla dei fantomatici pieni poteri di Conte. Nulla di nulla».

L’attacco di Di Battista a Renzi

«Chissà», ha scritto ancora Di Battista. «Forse gli interessa la partita della cybersecurity (una partita gigante dal punto di vista economico e di potere)? Forse gli interessano le nomine in Rai? O forse gli interessano le nomine nella holding di Ferrovie dello Stato? Magari gli interessa la nomina del prossimo comandante generale dell’Arma dei Carabinieri? In lizza, infatti, pare esserci il Generale Maruccia, come scrive il Fatto Quotidiano, “fedelissimo dell’imputato Del Sette”. Ricordo che Del Sette, ex-comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, è a processo per favoreggiamento e rivelazione di segreto nell’inchiesta Consip».

«Percorsi trasparenti per le nomine pubbliche»

«L’Italia non sarà mai un Paese del tutto libero fino a quando non verranno creati percorsi trasparenti, nuovi e soprattutto sganciati dai partiti politici per le nomine pubbliche. Anche per questo», ha continuato il pentastellato, «ho chiesto al Movimento, come mia condizione imprescindibile, la creazione di un comitato di garanzia su tutte le nomine pubbliche. Per quanto riguarda Renzi suggerisco, ancora una volta, di non assecondare questo “super-tele gonfiato” le cui bugie hanno superato ampiamente il numero dei suoi elettori». Poi la conclusione: «P.S. Ottima la notizia della liberazione dei pescatori di Mazara del Vallo. Buon Natale a loro e alle loro famiglie».

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