Il viceministro Sileri accusa: “La task force di Speranza si è basata sul piano pandemico vecchio di 10 anni”
Sul caso del rapporto sulla pandemia, “copiaincollato” da Ranieri Guerra sulla base di un vecchio piano del 2009 per dare “una foglia di fico al governo“, arrivano delle novità importanti. Guerra, componente del Comitato tecnico scientifico che si occupa del contrasto all’epidemia di Coronavirus, a stretto contatto con il ministero della Salute, rischierebbe di vedersi ritirate le deleghe da parte dell’Oms. A Guerra viene contestato il mancato aggiornamento del piano pandemico e la sparizione di un documento dell’Oms molto duro nei confronti del nostro Paese sulle modalità di contrasto del Covid.
L’Oms si difende e scarica Ranieri Guerra
“In nessun momento il governo italiano ha chiesto all’Organizzazione mondiale della sanità di rimuovere il documento” sulla gestione italiana della prima ondata della pandemia di Covid-19. Lo assicura l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms, che aveva pubblicato il rapporto sul sito, per poi rimuoverlo il giorno dopo. Il testo conteneva “inesattezze”, ribadisce l’Oms Europa, precisando di averlo rimosso dal sito web “con l’intento di correggere gli errori e ripubblicarlo”. Poi però il testo non è stato più pubblicato, perché l’Agenzia ha adottato un’altra procedura. La vicenda risale al 13 maggio scorso, con la pubblicazione di un report intitolato ‘Una sfida senza precedenti. La prima risposta dell’Italia a Covid-19″. Il documento, scritto da esperti dell’Ufficio europeo per gli investimenti per la salute e lo sviluppo dell’Oms, con sede a Venezia, “si è concentrato sulla risposta pandemica del governo italiano. Era destinato all’uso da parte di altri Paesi che potevano voler imparare dall’esperienza italiana, la prima a dover fare i conti con Covid-19”.
In seguito alla pubblicazione, nel testo “sono state riscontrate inesattezze”, così l’Oms Europa ha rimosso il documento dal sito, “con l’intento di correggere gli errori e ripubblicarlo. Quando sono state apportate le correzioni”, però, l’Oms “aveva stabilito un nuovo meccanismo globale – chiamato Revisione intra-action – come strumento standard per valutare le risposte dei Paesi e condividere le lezioni apprese. Il documento originale (“Una sfida senza precedenti”) quindi non è mai stato ripubblicato”, spiegano ancora dall’Oms Europa. Una versione già anticipata all’Adnkronos Salute il 4 dicembre.
Le accuse del viceministro Sileri
Diversa la ricostruzione del viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, raccolta in un libro: “A febbraio la task force” istituita al ministero della Salute analizzava l’ultimo piano pandemico, varato nel 2009″, scrive nel suo libro ‘Covid segreto. Tutto quello che non sapete sulla pandemia’ (Paper First editore), uscito a inizio novembre.
“Intorno al ministro Roberto Speranza si era costituita una prima task force impegnata in lunghe riunioni che prevalentemente valutavano numeri ed azioni riportate in altri paesi dove il virus era già presente – ricostruisce Sileri, nel capitolo in cui racconta del mese di febbraio quando decise di partire per Wuhan – Durante queste riunioni si decidevano le nostre azioni. Si cercava poi di analizzare soprattutto la funzionalità dell’ultimo Piano pandemico, varato nel 2009 quando ancora era presente Ranieri Guerra, ora all’Oms come vicedirettore, e che risaliva al periodo del ministro Fazio, quando abbiamo avuto l’epidemia da H1N1. Purtroppo dal 2010 non c’erano stati aggiornamenti del Piano pandemico“.