La nuova variante del virus, dai virologi invito alla calma: è più aggressiva ma non più letale
Sulla nuova variante del coronavirus che ha provocato la fuga in massa da Londra e un rigoroso lockdown in Gran Bretagna la parola passa ancora una volta ai virologi. I quali confermano i timori ma attenuano anche gli allarmismi ingiustificati.
Crisanti: verificare se nuova variante è già in Italia
“Bisogna verificare se si trova già in Italia e quindi dare risorse ai laboratori per fare i sequenziamenti. Più si diffonde più causa malattie e morti, è evidente”, dice il virologo Andrea Crisanti.
Questa estate la variante era apparsa in Spagna
La nuova variante “è apparsa questa estate in Spagna ed effettivamente ha un R0 superiore agli altri – spiega il virologo e docente di microbiologia dell’università di Padova – Non si sa se la risposta immunitaria prodotta dai vaccini copre anche questa variante, è un interrogativo al quale ancora non c’è risposta”. R0 rappresenta in sostanza il potenziale di trasmissione, o trasmissibilità, di una malattia infettiva non controllata.
Crisanti: non abbiamo ancora risposte
Una cosa del genere, tuttavia, è già accaduta, spiega il virologo, “con la variante di Shanghai che ha soppiantato quella di Wuhan”. Quanto sta accadendo, dunque, “è normale” dice Crisanti, che precisa: “Non è che non bisogna allarmarsi ma bisogna cercare di capire cosa sta accadendo, quanto si diffonde rispetto all’altra, se è più virulenta e se pone effettivamente problemi al vaccino, tutti quesiti ai quali non abbiamo risposta”.
Galli: invito alla calma
“Darei un invito alla calma – incalza l’infettivologo Massimo Galli – E’ chiaro che questa questione va meglio definita. Non abbiamo ancora una pubblicazione scientifica, abbiamo sintetici rapporti ma saremmo di fronte a variante che non è più cattiva di quelle che già circolano, ha forse una maggior capacità più diffusiva tanto è vero che si sta affermando in Gran Bretagna”.
La nuova variante, “forse è in grado di essere più aggressiva delle altre varianti circolanti – ha spiegato Galli – Si parla di prime osservazioni di questa variante, le prime sequenze datate risalgono al 20 e al 21 settembre. D’accordo, stiamo attenti ma temo sia verosimile che Oltremanica ne sia passata un bel po’. Si muore di più? Solo se ci ostiniamo a non stare attenti a questo virus, a prescindere dalla variante”.