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Italian Premier, Giuseppe Conte, after his speech in the Chamber of Deputies on the situation of the pandemic from Covid-19, Rome, 02 November 2020. “The curve runs in every continent. The EU within a global framework is one of the areas most affected by the impact of the second wave. In recent weeks the increase in Covid cases has been of 150 infections for every 100 thousand inhabitants and also in our country the situation is worsening, the recrudescence has led to a significant multiplication of infections”, Conte said.  ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI
Italian Premier, Giuseppe Conte, after his speech in the Chamber of Deputies on the situation of the pandemic from Covid-19, Rome, 02 November 2020. “The curve runs in every continent. The EU within a global framework is one of the areas most affected by the impact of the second wave. In recent weeks the increase in Covid cases has been of 150 infections for every 100 thousand inhabitants and also in our country the situation is worsening, the recrudescence has led to a significant multiplication of infections”, Conte said. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

La soap opera governativa sul Natale letta con una frase del buon Nietzsche

Cronaca - di Daniele Milani - 18 Dicembre 2020 - AGGIORNATO 18 Dicembre 2020 alle 16:45

La politica italiana sta diventando sempre più simile ad una soap opera. Appare in effetti sempre più inverosimile la condotta posta in essere dal premier Conte e dai rappresentanti del governo, quelli che contano o che dovrebbero contare, rispetto alle decisioni o per lo meno alle indicazioni da fornire sulle prospettive sanitarie ed economiche che premono alle porte del nostro frastornato paese.

Il governo tira a campare

Gli incontri dai quali sarebbe dovuta scaturire sia la linea del governo riguardo alla gestione della pandemia sia quella relativa all’utilizzo delle cosiddette risorse europee non hanno avuto luogo.

Il tutto comporta il fatto che gli italiani di ogni provenienza o residenza ancora oggi  non sanno  dove andare a sbattere la testa per le festività natalizie e per di più con una crisi economica, non ormai incombente, ma pienamente in corso d’opera.

Gli italiani restano senza indicazioni

Tutti ovviamente sanno che i motivi addotti per il ritardo sono falsi come una moneta, una volta si sarebbe detto, da 150 lire. Tutti sanno che in realtà  i veri motivi sono determinati dai contrasti, per la verità molto poco insanabili, tra la componente renziana in seno al governo e le altre forze di maggioranza. Tutti, peraltro, sanno che alla fine raggiungeranno un accordo che vivrà fino alla prossima puntata. Intanto, però, tutto tace e gli italiani, al di là di oscure minacce lanciate dal politico che non conta niente o dal giornalista che non sa neanche più di chi fare il portavoce o lo scherano non sanno neanche a chi chiedere, se non comprensione, almeno pietà, visto che non si è sciolto neanche il sangue di S. Gennaro.

Diceva Nietzsche “si avvicina il tempo in cui l’uomo non genererà più stelle”. Si preconizzava l’avvento sulla terra dell’ultimo uomo, “quanto vi è di più spregevole”. Beh, quel tempo è arrivato, anche se il numero di questi individui è esageratamente elevato, molto più dei morti per o con il Covid.

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di Daniele Milani - 18 Dicembre 2020